Una fotocamera modulare, flessibile, adatta agli usi più disparati. Si chiama IFEA e promette di aprire la strada ad un modo differente di fare fotografica
Il prototipo di VIVO è stato depositato presso la World Intellectual Property Organization (WIPO) a febbraio 2021 e finalmente il 2 settembre è stato definitamente approvato.
Il progetto si chiama IFLEA e sarà un brevetto che permette allo smartphone di dotarsi di una fotocamera staccabile. Parliamo quindi di un progetto modulare la cui particolarità si presta ad interessare una fetta di utenti con esigenze fuori dagli schemi.
L’azienda di tecnologia cinese lancia quindi un guanto di sfida, in termini di creatività e visione progettuale, a tutti gli sviluppatori e ai Big Tech come Apple o Samsung. Resta da capire quali sono le caratteriste funzionali che questo futuristico dispositivo presenta e quali possono essere gli sbocchi sul mercato di larga scala.
La fotocamera, le cui prime immagini sono condivise da VIVO, è un modulo opzionale aggiuntivo che si potrà agganciare direttamente allo smartphone attraverso un connettore.
La proposta è quella di utilizzarla in duplice modalità. Quando è attaccata, il telefonino avrebbe la funzione di fungere da batteria in modalità di ricarica. Quando invece il modulo è staccato, si potrà appoggiare ad un supporto che servirebbe ad orientarla correttamente.
Il prototipo di VIVO e gli scenari futuri
Con quest’ultima configurazione il nostro smartphone assolverebbe alla funzione di comando remoto, e servirebbe non solo a scattare ma anche a impostare i parametri della fotografia come il contrasto, la luminosità o la saturazione.
Dal punto di vista del design e della tecnologia la fotocamera, oltre al connettore per la ricarica e l’ancoraggio, ha due fronti con specificità diverse. Da un lato è dotata di un obiettivo, con due sensori, e il flash integrato. Dall’altro invece troveremo un comodo display.
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Sul prototipo quindi ci sono molte aspettative. Per quanto riguarda la VIVO però attualmente non è possibile sapere se e quando verrà deciso di distribuire l’articolo sul mercato, rendendolo disponibile ai propri clienti.
È da considerare inoltre che qualora la fotocamera detachable fosse messa in commercio andrebbe ad indicare una cambio di tendenza rispetto all’attuale politica sui beni di consumo tecnologico e la loro obsolescenza.
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Infatti il concetto di puntare a elementi aggiuntivi modulabili ha già altri esempi apripista come è stato per lo speaker Beosound level di Bang & Olufsen (B&O), il dispositivo, di recente premiato con la certificazione Cradle to Cradle rilasciata dall’ente internazionale Cradle to Cradle Products Innovation Institute.
L’idea che la vetustità tecnologica non sia insista nel prodotto, e che un singolo modulo possa essere semplicemente aggiornato, senza necessariamente passare ad un modello successivo, potrebbe essere la chiave del successo dei dispositivi del futuro.