Vivo ha depositato un brevetto a dir poco folle per lo smartphone del futuro

Vivo, società cinese attiva nel settore tech, ha depositato ufficialmente un brevetto presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale in cui viene illustrata un’idea a dir poco folle: uno smartphone con una camera-drone, in grado di fuoriuscire dalla parte inferiore del device e di catturare immagini in un modo mai visto prima

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L’idea di Vivo è davvero bizzarra: riuscirà a convertirla in realtà? – MeteoWeek.com

L’evoluzione della tecnologia fotografica a livello mobile ha portato gli smartphone a diventare veri e propri “cameraphone”, seppur ognuno con i propri punti di forza e di debolezza. Le fotocamere degli smartphone hanno rimpiazzato quasi del tutto l’uso di macchine fotografiche di livello medio-basso, dato che è sufficiente estrarre il telefono dalle proprie tasche e scattare la foto desiderata in un batter d’occhio.

Negli ultimi anni le grandi aziende produttrici di telefonia hanno proposto grande innovazione nel comparto fotografico per i propri dispositivi, arrivando talvolta a soluzioni piuttosto bizzarre ma innovative. Giusto qualche anno fa il mercato ha visto l’introduzione delle prime fotocamere “a scomparsa”, che emergono dalla scocca del telefono come una sorta di piccolo carrello. Ebbene, lo step successivo potrebbe essere qualcosa di molto, veramente molto sorprendente.

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Vivo: ecco il brevetto della fotocamera-drone

L’idea folle di cui vi stiamo per parlare proviene da Vivo, società cinese con sede a Dongguan impegnata nel settore tech e ovviamente nello sviluppo di smartphone. Come già accennato prima, l’azienda ha depositato un brevetto ufficiale presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale proprio in questi giorni, dopo averlo registrato a dicembre 2020.

Nel brevetto in questione emerge un’idea davvero incredibile: una fotocamera-drone, in grado di fuoriuscire dallo smartphone dalla parte inferiore e di librarsi nell’aria per catturare immagini e riprese in un modo mai visto prima. Si tratterebbe, quindi, di una vera e propria fotocamera volante, munita di quattro rotori, due lenti (una sul bordo, una sulla superficie piana), sensori di prossimità a infrarossi e una batteria interna per garantire l’autonomia.

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Un’immagine tratta dal brevetto. – MeteoWeek.com

L’incredibile progetto dell’azienda cinese è stato illustrato dal sito Letsgodigital, il quale riporta un’altra informazione: la fotocamera-drone sarebbe configurabile anche mediante quattro lenti anziché due, per chi cercasse un dispositivo ancora più completo e in grado di effettuare riprese a 360 gradi.

In tutto questo è verosimile che lo smartphone possa assumere il ruolo del controller: una volta estratto il drone dal device, è probabile che mediante controlli a schermo si possa pilotare il mini-drone per effettuare riprese o scattare fotografie.

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Al momento non si hanno ulteriori informazioni in merito all’ambizioso progetto che, per l’appunto, resta pur sempre un brevetto. Va sottolineato inoltre che Vivo ha depositato il brevetto avvalendosi del protocollo PCT (Trattato di cooperazione in materia di brevetti), il quale protegge la paternità dell’idea dell’azienda richiedente in un buon numero di Paesi: in altre parole, Vivo ha mirato a proteggere l’idea per detenere il monopolio su questa nuova, incredibile tecnologia.