Un’idea geniale della NASA. Usare i batteri per creare razzi, carburante e ossigeno sul Pianeta Rosso.
Andare e tornare da Marte è davvero complicato
Fosse solo arrivare su Marte il problema. E una volta lì, come si torna indietro sulla Terra? Questo è uno dei tanti problemi che affliggono gli ingegneri della NASA. Ci si sta concentrando infatti sul trovare un modo per alimentare la quantità di voli di ritorno dal Pianeta Rosso potrebbe aiutare enormemente gli astronauti, creando una connessione più dinamica tra la Terra e Marte.
Ad oggi il carburante necessario per ritornare sulla Terra, deve essere prodotto necessariamente sul nostro pianeta e trasportato a bordo. Sembra semplice, ma è un’operazione che costa miliardi di dollari.
Attualmente la NASA pensa ad alimentare gli eventuali razzi con metano e ossigeno liquido, che però non ci sono su Marte e che dovrebbero essere portati da qui.
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Nick Kruyer, altro ricercatore del Georgia Tech, ha aggiunto: “L’anidride carbonica è una delle uniche risorse disponibili su Marte e la biologia è adatta per convertire la Co₂ in prodotti per la creazione di carburante per missili”.
Matthew Realff, anch’egli ricercatore del team al lavoro su questo bio-carburante, ha concluso così: “Dobbiamo anche eseguire esperimenti per dimostrare che i cianobatteri possono essere coltivati in condizioni marziane, perché la differenza nello spettro solare su Marte, sia per la distanza dal Sole che per la mancanza di filtraggio atmosferico della luce solare con alti livelli di ultravioletti, potrebbero danneggiare i cianobatteri”.