È stata annunciata la prima opera NFT in Italia, la quale potrebbe interessarci dal momento che propone un tema tanto interessante quanto amato da molti italiani. Vediamo, dunque, in cosa consiste e se sia così originale come vogliono farlo apparire.
Sapevate che la parola “NFT” è risultata essere come uno dei termini più utilizzati nel 2021? Secondo le statistiche, infatti, si tratta di un argomento estremamente discusso e che pare sia al centro dell’attenzione, motivo per cui in tanti continuano ad apprezzare le opere che vengono rese pubbliche.
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E nemmeno noi siamo da meno; un italiano ha avuto modo di farsi conoscere grazie al suo incredibile progetto, il quale ha colpito profondamente tutti quanti per il semplice fatto che fosse interessante e molto istruttivo a livello culturale. Ma di cosa stiamo parlando con precisione?
Storia dell’NFT e i relativi progettisti
È Alessandro Baricco, in assoluto, il primo autore letterario italiano a dare vita ad un NFT con il suo incredibile lavoro, ovvero OpenSea. È stata presentata assieme ad un team di esperti, e pare che si tratti di una opera chiamata “Novecento. The Source Code“. Dobbiamo la sua nascita grazie alla supervisione tecnica di Serena Tabacchi, curatrice, direttrice e co-fondatrice del Museo d’Arte Contemporanea Digitale, di Bruno Pitzalis, esperto di crypto art e comunicazione, e Massimo Franceschet, un professore di blockchain e crypto asset. Baricco, oltretutto, ha voluto coniare la registrazione con la propria interpretazione vocale del Novecento, una opera che lo ha reso celebre anche a livello internazionale perché nessuno prima d’ora aveva pensato ad una idea del genere. Comunque sia, l’NFT è già stato inserito nel marketplace e verrà venduto a partire da marzo.
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Il creatore del progetto, infine, si esprime al riguardo tramite una dichiarazione ufficiale, con la quale ci dice che: “C’è qualcosa che sta succedendo oggi e sta succedendo nel quadrato formato da questi quattro punti: blockchain, criptovalute, Nft, Dao. Lì dentro c’è qualcosa che probabilmente è destinato a cambiare di molto la nostra vita, come è successo dieci anni fa con le App, per esempio. Quindi mi sono detto: voglio finire dentro quel quadrato e il modo migliore per vedere cosa c’era là dentro era fare un Nft. Mi sembrava che nessuno lo avesse fatto con la letteratura e anche questo mi ha attirato molto, per scompigliare un po’ le carte del mio mondo produttivo letterario, che sono ancora molto antiche. Con l’aiuto di alcuni esperti ho prodotto questo Nft, che è insieme un nuovo capitolo di The Game e l’ennesimo capitolo della mia storia con quella di Novecento, che probabilmente è il codice sorgente di tutta la mia opera“.