Il nostro paese cresce ancora di più per quanto riguarda il settore della tecnologia, e dal momento che sia da molto tempo che non accade, valutare che cosa sta nascendo in particolar modo potrebbe aiutarci a chiarirci meglio le idee.
L’Italia ha tante frecce nel suo arco, e tra queste non possiamo ignorare i nuovi prodotti nei campo dei settori innovativi. Infatti, oltre alla tradizionale meccanica, per esempio, aumenta pure il peso delle invenzioni che hanno a che fare con il mondo della tecnologia.
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Ad occuparsi di queste analisi è Unioncamere-Dintec, la quale ha valutato tutti i dati ottenuti da Epo con un maggiore dettaglio per quanto riguarda sia l’applicazione che l’origine territoriale degli inventori italiani. Cosa sanno in merito?
Questo brevetto ha a che fare con uno di quelli pubblicati dall’ente European Patent Office, il quale si riferisce alle sei Key Enabling Technologies, ovvero quella tipologia di tecnologia elettronica o di manifattura avanzata che la Commissione europea ha definito come abilitante a tutti gli effetti.
E il settore che si occupa dei robot sembra che abbia avuto un incremento davvero notevole: soltanto nel 2020 vi erano almeno 53 domande di brevetti in più rispetto all’anno precedente, e pare che il numero totale di tutte le richieste effettuate si aggirasse intorno a 670 progetti soltanto per quelli. Il che non è male considerato che se dovessimo parlare di tecnologia, sicuramente l’Italia non sarebbe quel tipo di paese a cui penseremmo in primis.
Comunque sia, il numero ufficiale è di 4.465 domande di brevetto italiane, con un incremento del 5,3% in più rispetto a prima. Dal 2008 le invenzioni protette a livello europeo sono state quasi 52.000 mila con un 80% che si riferisce soltanto a imprese, enti di ricerca e persone fisiche residenti nel Nord Italia.
Ma non solo: nel nostro paese sono aumentate le domande anche per le necessità umane, come i brevetti che hanno a che fare con l’agricoltura o l’abbigliamento per esempio, ma spiccano pure le richieste fatte per le tecnologie della manifattura e delle automotive.
Come abbiamo detto prima l’Italia è una delle poche nazioni ad aver registrato un incredibile incremento in poco tempo, riuscendo ad essere tra le prime in assoluto a potersi vantare di alcuni dati certi e imprescindibili. Un altro esempio potrebbe essere la fotonica, settore importante e che si occupa di trasmettere le informazioni nelle fibre ottiche.
Ma quali sono le regioni con i maggiori brevetti in Italia? Vediamo la Lombardia con 1,506 domande, l’Emilia Romagna con 703, il Veneto con 596 e il Piemonte con 480. A seguire troviamo anche Milano, Torino, Bologna, Roma e Treviso.
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Infine, concludiamo con una di dichiarazione di Andrea Prete, il presidente di Union Camere, che dice questo: “I dati sui brevetti italiani in Europa dimostrano che il nostro Paese ha una capacità di innovazione importante sia nei settori ad alta intensità di conoscenza sia in quelli tipici dell’Italian style“.
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