Alcuni sono indecisi su che cosa acquistare. L’ultimo iPhone di Apple, oppure il nuovo cellulare di Google cioè il Pixel 6 Pro? Scopriamo insieme quale sia la scelta migliore da adottare.
Partiamo dal presupposto che sia Google Pixel 6 che Google Pixel 6 Pro sono stati accolti molto bene, soprattutto per le prestazioni e il prezzo che hanno da proporre ai consumatori. L’unico difetto, se così possiamo definirlo, è che uscirà soltanto l’anno prossimo in Italia, seppur la possibilità di poterlo acquistare all’estero è sempre dietro l’angolo.
Come sappiamo il processore dei Pixel 6 è il chip Tensor, i cui operatori di Mountain View hanno deciso di progettare allo scopo di unire efficienza e capacità nel machine learning per una maggiore performance funzionale. Alcuni si sono chiesti come mai non siano stati presi in considerazione di Qualcomm, visto e considerato che si tratta delle CPU migliori in circolazione.
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Difatti è stata una mossa molto azzardata quella di Google visto che per posizionare tra i top di gamma i nuovi Pixel avrebbero dovuto rischiare grosso, ma a giudicare dalle impressioni di coloro che lo hanno provato, a quanto pare ha avuto senso questa iniziativa.
Il test tra i due smartphone
Tuttavia, qualcuno ha voluto informarsi meglio per capire quanto fossero effettivamente ottimi questi cellulari. I ragazzi di PhoneBuff, difatti, li hanno messi alla prova mettendo come avversario gli iPhone 13 Pro Max di Apple. Il motivo è semplice: Google ha seguito lo stesso approccio della Mela integrando hardware e software insieme.
Dunque, Google Pixel 6 pro con 12 GB di RAM e 128 GB contro l’iPhone 13 Pro Max da 6 GB di RAM e 128 GB, il quale stava quasi per vincere questa sfida tecnologica ma che, per il momento, sembra che siano in parità. Il test consisteva nell’aprire 12 app e 4 giochi – compresa una applicazione di video editing – tramite un braccio meccanico, ritornando successivamente indietro per capire quanto fosse in grado di reggere la RAM di ambedue i dispositivi.
Ambedue i cellulari, essendo ben realizzati, sono stati in grado di avviare i vari software come era richiesto, per cui è chiaro che si tratti di telefoni di alto livello, se non super in questo caso. Il test, inoltre, ha dovuto mettere in competizione questi smartphone insieme perché se avessero dovuto prenderli separatamente, con tutta probabilità non avrebbero notato molte differenze.
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Motivo per cui, tenendoli vicini e mettendo in pratica i processi di avviamento in entrambi i devices, è stato possibile comprendere le loro piene potenzialità. Pare che non ci sia stato un vero e proprio vincitore, quanto più una parità che attesta le loro grandi prestazioni e il fatto che siano dei cellulari davvero straordinari sotto ogni punto di vista.