Gli AirPods. Non ci sono mai stati degli auricolari più giudicati nel settore dell’audio. Forse, le Beats ai tempi erano quelle che hanno fatto più parlare considerando il prezzo e, per alcuni versi, il confronto che veniva fatto con le Boose, inevitabilmente. Per gli AirPods, stessa cosa. C’è chi le denigra, chi si rifiuta di provarle, chi invece le ama e ci si è sempre trovato benissimo (noi facciamo arte dell’ultima categoria, soprattutto perché fino ad un anno fa andavamo in giro con quelle con il filo, inguaribili nostalgici). Nel corso dell’evento Unleashed del 18 ottobre, Apple ha presentato al mondo i nuovissimi AirPods 3, terza generazione degli auricolari AirPods e AirPods Pro, gli ultimi usciti pochi anni fa, nel 2019.
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In cosa cambiano dagli AirPods abituali?
Ovviamente spiccano subito all’orecchio, termini di qualità, il suono nettamente superiore e addirittura la versatilità della conformazione con il nostro orecchio. L’aggiunta principale è senza dubbio lo Spatial Audio integrato, che offre una versione d’ascolto superiore rispetto a quello a cui siamo abituati con le scorse generazioni. Costeranno 199 euro, disponibili dal 26 ottobre ma pre-ordinabili. Guardandole, vediamo subito un design rivisitato delle Pro, non pulite quanto le prime AirPods, ma sono nuove sia fuori che dentro, essendo state state riprogettate a dovere per offrire un suono di bassi più profondi e alte frequenze definite nell’evento come “limpide e cristalline”, il tutto grazie ad un nuovo driver e ad un amplificatore ad alta gamma dinamica, una feature che rileva automaticamente la posizione della nostra testa durante l’ascolto, un audio di elevata qualità (stiamo sempre parlando rispetto ai prodotti Apple) e maggiore autonomia rispetto alla ricarica, capace di garantire fino a 6 ore di ascolto dalla prima ricarica, che arrivano a 30 con la custodia di ricarica al 100 per cento.
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