Tim sarà uno dei partner a poter entrare di diritto nell’asta indetta da Anatel, l’agenzia di telecomunicazioni brasiliana
Il progetto di installare una rete 5G sul territorio brasiliano ha un valore di 9,3 miliardi di dollari, e prevede che le spese di installazione siano tutte a carico del fornitore.
È fissata al 4 novembre l’asta con la quale sarà possibile aggiudicarsi il bando, ma la documentazione dovrà essere presentata tassativamente entro e non il oltre il 27 ottobre presso gli uffici della sede dell’Anatel, l’agenzia delle telecomunicazioni del Brasile.
L’intento dell’asta è quello di proporre quattro frequenze: la 700MHz, la 2,3GHz, quella 3,5GHz e infine 26GHz, necessarie appunto al funzionamento e la condivisione del traffico della rete 5G.
LEGGI ANCHE: È possibile potenziare una fibra già installata? Si, se passate a Tim
Secondo i soliti ben informati l’azienda italiana pare sia interessata a proporre un’offerta per la tipologia di frequenza 3,5 GHz e per questa ultima sarebbe disponile a mettere sul piatto una cifra non troppo lontana da a 1 miliardo di dollari, ma sarà segreta. Tra i diktat dell’operazione il paese sudamericano impone che le operazioni vengano portate a termine entro il 31 luglio 2022, se non in tutto il Brasile, quantomeno nelle maggiori città dello stato, ed è in questo che si impegnerà Tim.
Come l’upgrade tecnologico cambierà l’aspetto e le abitudini delle persone
Lo sviluppo della rete di comunicazione, che attualmente si basa sul sistema 4G non servirà solo a rendere i nostri apparecchi telefonici più veloci, nonché la navigazione dati più piacevole. Lo switch rappresenta un vero cambiamento epocale che ha la possibilità di rivoluzionare la user experience alla quale siamo normalmente abituati.
La tecnologia 5G infatti si sublima nel sistema di interconnessione tra gli apparecchi, ovvero l’IoT, all’internet of things. Questo passaggio è possibile fondamentale per due aspetti tecnici, ovvero una larghezza di banda maggiore associata a dei tempi di latenza inferiori. Ciò da la possibilità ad un numero molto superiore di devices di utilizzare contemporaneamente la rete e di avervi accesso.
Abbiamo già cominciato a prendere confidenza e sperimentare in minima parte quello che accede con TV smart, apparecchi con assistenti vocali, come Alexa e simili, che mettono in rete gli elettrodomestici di casa, coinvolgendo anche gli impianti di illuminazione, riscaldamento e videosicurezza. Ma probabilmente siamo solo all’inizio.
LEGGI ANCHE: Ottobre mese di offerte: Tim le rivoluziona! Ecco le occasioni da non perdere
L’aspetto commerciale di questa rivoluzione è davvero rilevante. Le scelte strategiche fatte delle azienda che stanno tutte virando verso la produzione di oggetti smart vedranno una impennata sulla produzione. È chiaro che nei paesi dove ci sarà una maggiore aderenza al cambio di rete di nuova generazione, l’industria andrà di pari passo. Siamo quindi giunti ad gap dove da un lato troveremo aree moderne e innovative, mentre dall’altro si parlerà di palese arretratezza.