Un compleanno inaspettato per la brillante astronauta, con l’arrivo del cargo Dragon sulla stazione ISS
E’ molto probabile che Megan McArthur sia una delle donne astronauta tre le più esperte in tema di spazio. Tuttavia non ha nascosto la sua sorpresa ed è stata piacevolmente colpita dall’ultima esperienza vissuta sulla stazione spaziale internazionale ISS. E’ un evento casuale, ma opportunamente congiunto, quello che ha visto cadere i festeggiamenti dei 50 anni della donna, in concomitanza all’attracco dello SpaceX Dragon.
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Ha divertito lo scambio tra Megan McArthur e il centro di controllo della NASA. La pilota, commentando l’episodio, ha affermato: “Congratulazioni alla Nasa e alla SpaceX e grazie: nessuno finora mi aveva mandato una navetta spaziale come regalo di compleanno”.
Un compleanno speciale dunque, trascorso insieme agli altri tre membri dell’equipaggio composto dallo statunitense Robert Kimbrough della NASA, comandante al suo terzo volo, l’ingegnere francesce Thomas Pesquet dell’ESA, specialista di missione al suo secondo volo, e l’astronauta giapponese Akihiko Hoshide dell’ JAXA, veterano al suo terzo volo.
SpaceX Dragon si è agganciato con successo al modulo Harmony della stazione ISS
Il 30 agosto, mentre la stazione orbitante stava viaggiando sopra i cieli dell’Australia è stata raggiunta dal cargo. Questo era decollato il 29 agosto, a mezzo del razzo SpaceX Falcon 9. Il lancio è stato eseguito e coordinato dallo Space Launch Complex 39A presso il centro NASA Kennedy Space, in Florida.
Secondo quanto riportato, Dragon è attraccato in maniera autonoma al portellone anteriore del modulo Harmony, fissandosi ad esso attraverso l’impiego di 12 ganci meccanici, supervisionato nelle operazioni dal team dell’equipaggio.
Con il peso di circa 2 tonnellate, il suo compito è quello fornire alla stazione orbitante i materiali necessari all’avanzamento degli esperimenti scientifici.
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L’apporto del suo carico servirà a supportare gli studi condotti a bordo dell’ISS tra i quali troviamo:
- la possibilità di ridurre i danni all’apparato scheletrico, nonché tutelare la salute dell’equipaggio dagli effetti microgravità.
- la verifica del funzionamento del dispositivo Retinal Diagnostics, che cattura l’immagini della retina degli astronauti.
- i test di impiego sul braccio robotico progettato da GITAI Japan Inc, condotti all’interno della camera di equilibrio. Il dispositivo è progettato per permettere la semplificazione delle operazioni a bordo, ridurre i costi e garantire una maggior sicurezza all’equipaggio.
- il conseguimento di apposite analisi sui materiali, per studiarne il loro comportamento in ambienti ostili come quello extra orbitale, al fine di impiegarli in contesti terrestri difficili, quali zone radioattive o a temperature estreme.
- la comprensione delle dinamiche di stress nelle piante che a bordo della stazione spaziale sembrano non rispondere positivamente e non reagire i maniera “evolutiva” al cambio delle condizioni ambientali.
Sulla stazione spaziale internazionale quindi procedo i lavori, e si continua la ricerca che dovrà rispondere a moltissimi interrogativi ancora in sospeso.