Twitter ha ricevuto nelle scorse settimane un importante aggiornamento, che ha introdotto la funzione Spaces, ossia gli Spazi audio: una feature che ricalca da vicino quanto proposto dall’ormai chiacchieratissimo social Clubhouse. Con l’ultimo aggiornamento i developer hanno introdotto i biglietti e ticket a pagamento, che bisognerà acquistare per poter partecipare ad una stanza vocale
L’ondata di novità portata da Clubhouse ha creato un nuovo, grande fermento nel panorama dei social network, grazie alla nuova modalità con cui gli utenti possono interagire. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Clubhouse è un nuovo social network che ha fondato l’intera esperienza dei propri iscritti su chat vocali e non più su post testuali o con immagini.
La grande novità, come vi abbiamo già raccontato in precedenza, ha portato tutte le altre aziende a capo di social network a rivedere i propri piani, cercando di restare al passo della nuova “moda”: un esempio è Facebook che, in tal senso, porterà forse l’innovazione più marcata con gli ultimi aggiornamenti promessi.
In ogni caso, il primo social network ad essersi mosso ufficialmente nella direzione delle chat audio vocali è Twitter, che nel mese di marzo ha introdotto la funzione Spaces, ossia l’equivalente delle stanze vocali di Clubhouse. La feature è stata inizialmente proposta ad un numero ristretto di utenti e ora è pronta a fare il definitivo “salto di qualità”, introducendo però una particolare funzione a pagamento.
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Dopo aver testato gli Spaces per quasi due mesi, Twitter è pronta a portare la prima, importante rivoluzione per la funzionalità di chat vocali integrate nella propria piattaforma. In particolare, come l’azienda stessa aveva già accennato in precedenza, stanno per arrivare i ticket a pagamento. Ma come funzionano?
In sostanza il creatore di una stanza vocale, ossia il cosiddetto host, potrà impostare un prezzo d’accesso alla stanza, da pagare nel caso in cui un utente volesse prender parte alla chatroom. Una sorta di autentico biglietto d’ingresso, come per un concerto o per un museo, dato che oltretutto l’host potrà impostare il numero di “biglietti” disponibili.
In tutto questo il creatore della stanza guadagnerà la gran parte degli introiti ricavati, mentre Twitter tratterrà una piccola parte per commissioni.
Non sono soltanto queste però le novità che Twitter sta per introdurre nella propria piattaforma. Il social ha difatti esteso la possibilità di creare stanze a molti più utenti: ora il limite di follower necessario per crearne una è pari a 600.
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I creatori potranno programmare una stanza vocale e sarà possibile impostare un promemoria per i successivi appuntamenti di conversazioni. Verrà introdotta altresì la possibilità di co-hosting, ossia la gestione di una conversazione assieme ad un altro creatore. Saranno infine migliorati i sottotitoli, per rendere la partecipazione alle chat vocali ancora più accessibile e semplice per tutti.
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