Con una “contromossa” Twitter cerca di intraprendere la stessa nuova strada ideata da Clubhouse: su Android infatti ha lanciato Spaces, chatroom dove ci si possono scambiare soltanto messaggi vocali
L’avvento di Clubhouse nel mondo dei social network ha stravolto di netto le modalità con cui ci si può interfacciare con gli altri utenti. Si è passati infatti da una comunicazione prevalentemente testuale e per immagini, ad una comunicazione basata quasi del tutto su messaggi vocali. Come già ripetuto in altre news, e come suggerito da alcuni esperti, Clubhouse si configura come una sorta di agorà dei social network: un luogo pubblico virtuale dove scambiare opinioni parlando.
Di conseguenza, come accadde dopo l’arrivo delle storie, anche in questo caso tutti i social “concorrenti” di Clubhouse si stanno adoperando per portare le chatroom vocali all’interno delle proprie piattaforme. E’ il caso di Twitter, che ha già agito in tal senso annunciando l’arrivo a breve di Spaces.
La funzione che verrà introdotta da Twitter si chiamerà Spaces, a indicare veri e propri spazi virtuali cui gli utenti potranno iscriversi e iniziare a scambiare opinioni, idee, battute o soltanto qualche chiacchiera. Il tutto, come già detto, sarà fattibile soltanto attraverso messaggi vocali.
La funzione è stata annunciata dall’azienda per il suo approdo su Android ed è stata finora proposta soltanto come beta test privato, partito a Dicembre, soltanto su alcuni dispositivi iOS. Con un tweet però la compagnia ha reso noto che le Audio Spaces arriveranno anche su Android, dapprima come beta e poi come funzionalità completa.
La caratteristica che differisce da Clubhouse, però, risiede nel fatto che su Spaces non è possibile creare una propria stanza: bisognerà per forza iscriversi ad uno degli Audio Spaces già predefiniti. Inoltre, come affermato da Twitter stessa, permetterà agli utenti di monetizzare i propri contenuti, anche se non è ancora chiaro come potrà essere implementato il tutto.
In ogni caso, sono state già introdotte alcune modifiche da parte del team di Twitter: la possibilità di dare un titolo alle chatroom e una descrizione, la pianificazione delle chat vocali, nonché il supporto per moderatori e co-host.
A quanto pare, il “modello Clubhouse” è riuscito ormai a segnare un nuovo punto di ripartenza per tutti i social network, andando a configurare quello che, a tutti gli effetti, rappresenta un nuovo trend nell’ambito dei social. Già altri social stanno sperimentando o comunque pensando a funzionalità di chatroom vocali, come Facebook ad esempio; e nel prossimo futuro, sembra proprio che questo sarà il modo con cui ci potremo interfacciare con gli altri utenti.
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Resta da vedere quanto successo riuscirà a riscuotere la possibilità di chiacchierare tramite vocali anziché tramite messaggi di testo, e soprattutto in quali modi potrà essere sfruttato questo nuovo trend.
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