L’app che da sostegno e aiuto in diretta, salva un altro bambino. Ecco cosa è successo e come funziona FlagMii.
Un’altra storia a lieto fine, la seconda in pochi giorni, annuncia l’arrivo della rivoluzione nella gestione delle emergenze. Un uomo è riuscito a far nascere il figlio in brevissimo tempo grazie a un software in dotazione alle Centrali Operative di Emilia Romagna e Piemonte, il famoso FlagMii. Durante il parto imminente, nell’impossibilità di portare la moglie in ospedale, è stato assistito direttamente da un’infermiera via videochiamata. L’infermiera, Elisa Nava ha teleguidato un papà nel seguire il parto di suo figlio con la mamma impossibilitata ad andare in ospedale.
Momenti di intensa agitazione quelli seguiti a una chiamata al 118 effettuata da un uomo la cui moglie era in travaglio. Le infermiere del centralino hanno immediatamente capito che si trattava di un parto imminente e che non c’era tempo da perdere.
Mandata l’ambulanza, nel frattempo hanno videochiamato il padre tramite l’app. A raccontarlo è l’infermiera Elisa Nava: “Ho deciso di richiamare il papà e di fargli attivare FlagMii, la piattaforma che ci consente di fare videochiamate con gli utenti per potere avere una visione di quello che sta succedendo e guidare le loro azioni.Il papà era molto agitato ma mi ha seguito in tutto quello che gli dicevo di fare, è stato molto bravo“. Grazie all’intuizione, 12 minuti dopo è nato Alex, 2,9kg. “È stato fondamentale avere Elisa che ci ha aiutato perché noi non sapevamo assolutamente cosa fare, eravamo nel panico più totale“, racconta il papà in un video. Poco dopo, la neo-mamma e al bambino sono stati portati all’ospedale Maggiore di Bologna.
Ne avevamo parlato qui in seguito ad un altro episodio che ha l’app come eroina della storia.
Un bambino di 2 anni è soffocato a causa di un boccone di mozzarella mentre la madre preparava la cena. In poco tempo ha perso i sensi, ma il padre è stato in grado di fare le manovre di rianimazione e il massaggio cardiaco grazie all’operatore del 118, che lo ha videochiamato.
La madre ha raccontato la vicenda a Il Resto del Carlino. Dopo la chiamata al 118, “mi hanno passato l’infermiere Daniele Celin, il quale, con un sangue freddo incredibile, ci ha chiesto di poter vedere con i propri occhi ciò che stava accadendo e di poter teleguidare nelle manovre rianimatorie mio marito“.
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Con Flag Mii l’operatore “può scegliere la forma di comunicazione più opportuna e passare da una all’altra in qualsiasi istante. Possono essere inviati link, video e immagini con istruzioni in attesa dei soccorsi e, in senso contrario, il chiamante può inviare un riscontro visivo sulla propria situazione. La chat interattiva assicura la comunicazione in caso di utenti sordomuti o di persone sotto minaccia. È anche possibile interagire in forma iconografica attraverso domande e risposte precompilate e personalizzabili. Nuove modalità sono periodicamente aggiunte per rispondere alle esigenze in ogni ambito di emergenza“, si legge nella documentazione dedicata alle autorità e aziende sanitarie dell’applicazione realizzata dalla torinese Regola S.r.l.
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