WhatsApp impone una nuova restrizione sui messaggi inoltrati, al fine di limitare il più possibile la diffusione di voci e notizie false, soprattutto durante questo periodo di emergenza sanitaria. Ecco cosa è cambiato
WhatsApp, l’app di comunicazione più famosa al mondo, ha imposto un nuovo limite all’inoltro dei messaggi. L’applicazione di proprietà di Facebook cerca infatti da sempre di limitare la diffusione di notizie false, e questo provvedimento ne è la controprova. Se un utente riceve un messaggio inoltrato frequentemente – almeno cinque volte – e ha a sua volta l’idea di inoltrarlo a qualcuno, con queste limitazioni sarà in grado di inviarlo soltanto a una singola chat alla volta. Ovviamente, questa modifica non impedisce completamente l’inoltro “di massa”, poiché alla fine un messaggio può essere comunque trasmesso tutte le volte che un utente vuole, finché ha tempo e voglia di continuare a premere il pulsante Avanti.
Ma inserendo degli ostacoli in questo processo, WhatsApp spera quantomeno di poter rallentare la diffusione di alcuni dei messaggi più virali sulla sua piattaforma. Tra questi, molti riguardano ovviamente il coronavirus, e la sua presunta correlazione con la diffusione del 5G. Uno dei portavoce di WhatsApp ha dichiarato: “Abbiamo assistito a un aumento significativo della quantità di inoltri di messaggi che possono contribuire alla diffusione di disinformazione. […] Riteniamo quindi importante rallentare la diffusione di questi messaggi, per mantenere WhatsApp un luogo di semplice conversazione personale“.
A causa della crittografia end-to-end utilizzata da WhatsApp (puoi scoprire di cosa si tratta in questo articolo), l’azienda non può vedere il contenuto dei messaggi inviati sulla sua piattaforma. Ciò gli impedisce quindi poter fare affidamento sulle stesse strategie di moderazione di Facebook o Twitter, che possono rimuovere i contenuti contrassegnati.
Va ricordato che non è la prima volta che WhatsApp impone restrizioni sull’inoltro dei messaggi. Basti pensare che fino al 2018 gli utenti erano in grado di inoltrare un messaggio a 250 gruppi contemporaneamente; numero poi ridotto inizialmente a 20 quello stesso anno, poi a cinque nel 2019, e a uno ora. WhatsApp ha affermato che queste misure hanno ridotto l’inoltro dei messaggi del 25% a livello globale.
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Tuttavia, a parte la linea “rigida”, la società ha comunque dichiarato di essere consapevole che non tutti i messaggi inoltrati siano pericolosi (puoi capire il perché in questo articolo) o intrisi di fake news. “Sappiamo che molti utenti trasmettono informazioni utili, oltre a video divertenti, meme, riflessioni o preghiere che trovano significative”.
Non è tutto da buttare, quindi. Ma è sempre meglio verificare le informazioni ricevute, consultando fonti ufficiali ed attendibili, come consiglia WhatsApp stesso. E se si tratta quindi di una notizia falsa molto meglio porre fine a questa serie di invii. È un gesto che magari servirà a poco, ma rimane comunque una buona azione al fine di combattere e limitare la cattiva informazione.
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