Le prime settimane del nuovo anno coincidono con un nuovo progetto messo a gara dal Dipartimento per la Trasformazione digitale, guidato dal ministro Colao, prologo necessario per permettere l’avvio dei lavori entro la seconda metà dell’anno, per il cloud della Pubblica amministrazione.
“La proposta soddisfa i requisiti di completezza dei servizi cloud e di sicurezza dei dati strategici e critici della Pubblicazione Amministrazione, integrandosi con servizi di assistenza alla migrazione e di formazione del personale della PA”. Con questa motivazione, il MITD (Ministero Innovazione tecnologica e transizione digitale) impalma il Gruppo TIM, vincitore della sfida a tre per l’avvio di un bando in grado di rivoluzionare e migliorare la Pubblica Amministrazione.
Il Gruppo TIM è composto, oltre che da Enterprise Market, in qualità di mandataria della costituenda ATI, anche da Leonardo (un’azienda attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, che possiede una quota di circa il 30%), Sogei (società romana che opera nel settore dell’ICT, controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze del quale è una società in house) e CDP Equity (una società per azioni di Cassa Depositi e Prestiti, un investitore di lungo periodo che acquisisce quote, prevalentemente di minoranza, in imprese di interesse nazionale).
Il successo del Gruppo TIM “rispecchia pienamente e in misura del tutto soddisfacente i requisiti espressi nella policy Cloud Italia presentata il 7 settembre”. La proposta, infatti, soddisfa in particolare i requisiti di completezza dei servizi cloud e di sicurezza dei dati “strategici” e “critici” della PA integrandosi con servizi di assistenza alla migrazione delle Pubbliche Amministrazioni e di formazione del personale della PA.
Il progetto del Gruppo TIM verrà pubblicato e messo a gara, secondo le modalità previste e consentite dalla normativa vigente, attraverso un apposito bando curato dalla società Difesa Servizi, in-house del Ministero della Difesa. “Si prevede – si legge nella nota ufficiale – che il bando possa essere pubblicato nelle prime settimane del 2022, per poter permettere l’avvio dei lavori entro la seconda metà dell’anno“.
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Il cloud per la Pubblica Istruzione rientra in un piano governativo molto più ampio, che ha destinato il 27% delle risorse totali di ripresa e resilienza dedicate alla transizione digitale. All’interno del piano, due assi: il primo riguarda le infrastrutture digitali e la connettività a banda ultra larga, il secondo, invece, è inerente a tutti quegli interventi volti a trasformare la Pubblica Amministrazione in chiave digitale.
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Entrambi sono necessari per garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a connessioni veloci per vivere appieno le opportunità che una vita digitale può e deve offrire e per migliorare il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, rendendo quest’ultima un alleato nella vita digitale dei cittadini. Ora il bando.
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