Continuano gli attacchi ransomware alle aziende e questo porta grandi blocchi in aziende importanti. Infatti, dopo aver colpito il colosso delle patatine San Carlo, è stato preso di mira uno dei maggiori produttori al mondo di turbine eoliche: la Vestas Wind System. Fortunatamente non ci sono stati grandi malfunzionamenti e disservizi.
Ma in cosa consiste questo attacco da parte degli hacker? Il ransomware è un tipo di malware che accede sul dispositivo infettato e ne limita le funzioni. L’utente dovrà pagare un riscatto – ransom in inglese- per rimuovere la limitazione. Altre forme di ransomware, invece, cifrano i file dell’utente e chiedono di pagare per riavere tali documenti criptati di nuovo in chiaro.
L’attacco alla Vestas Wind System
L’attacco subito dal noto gruppo danese ha tutte le caratteristiche di un ransomware, ma in un primo momento non si era valutata questa ipotesi. Infatti, inizialmente la società aveva subito dei malfunzionamenti e aveva ricondotto le problematiche riscontrate ad un generico incidente. L’unica iniziativa presa era stata bloccare i sistemi in più business unit e in diverse sedi.
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In poco tempo ha iniziato a circolare l’ipotesi che la sospensione dell’operatività dei sistemi IT dell’azienda fosse stata causata da un massiccio attacco di cyber criminali. Nelle ultime ore tale ipotesi è stata confermata. L’attacco ha comportato una compromissione di parte dell’infrastruttura IT, che fortunatamente non è stata toccata integralmente. Infatti, in via precauzionale, alcune parti erano state bloccate dalla stessa Vestas.
Al momento non sono stati resi noti i dati compromessi, quindi non si conosce l’entità dei danni e la modalità di manomissione. Per fortuna nessuna terza parte legata alle reti della società, come clienti e business partner, è stata danneggiata. Inoltre, è continuato senza problemi il lavoro dei servizi di supporto e dei processi produttivi.
Molto timore ma pochi danni
Nonostante l’attacco hacker abbia causato non poco spavento, nessun danno rilevante è stato riscontrato. La vicenda è stata commentata proprio dal presidente e capo esecutivo di Vestas, Henrik Andersen, il quale ha dichiarato: “Abbiamo attraversato alcuni giorni difficili da quando abbiamo scoperto l’incidente informatico e la direzione esecutiva e il consiglio di amministrazione sono quindi molto contenti che l’incidente non abbia avuto un impatto sulle operazioni delle turbine eoliche e che quasi tutti i nostri sistemi IT siano di nuovo in funzione”.
Se le cose fossero andate diversamente, sarebbe stato un bel guaio. Infatti, la Vestas Wind System ha ben 29mila dipendenti dislocati a livello mondiale. Il suo lavoro è sparso per il mondo, avendo installato turbine eoliche offshore e onshore in oltre 85 nazioni, per capacità totale di 85 Gigawatt.
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Il colosso Vestas è presente anche in Italia. Si pensi che sul territorio italiano il gruppo ha installato oltre 4,5 Gigawatt di potenza negli ultimi trent’anni. Un record non trascurabile. Fortunatamente, l’assenza di danni gravi ha comportato poche conseguenze sulle attività dell’azienda in Italia e nel mondo.