La Stazione Spaziale Internazionale continua a espandersi: si vanno aggiungendo nuovi moduli allo stabilimento spaziale, ultimamente in particolare di nazionalità russa. E’ infatti arrivato nei giorni scorso il modulo nodale Prichal, che ha attraccato all’altro modulo Nauka arrivato alla ISS da pochi mesi.
L’attracco di questi due nuovi moduli permetterà in futuro l’attracco di altre navicelle Soyuz e Progress ampliando le potenzialità della stazione stessa. Fortunatamente, al contrario di quanto accaduto con Nauka, che è più grande di Prichal, non ci sono stati problemi con l’attracco.
L’operazione è stata portata avanti da Roscocosmos, ed è stata plaudita da altri operatori spaziali come la NASA e Boeing, ma in tutto questo la Russia ha fatto sapere che nonostante il loro appoggiarsi alla ISS non distoglie la nazione dal voler realizzare una sua stazione autonoma che si chiamerà Ross (Russian Orbital Service Station).
L’attracco di Prichal, che pesa 4,75 tonnellate, è accaduto alle 16.19 del 26 novembre scorso, ora italiana. Prichal è stato portato fino alla Stazione Spaziale Internazionale da una navicella Progress modificata, con un lancio avvenuto due giorni prima alle 14.06 con un razzo Soyuz 2.1b dal cosmodromo di Baikonur.
Prichal ha attraccato alla porta Nadir, quella rivolta verso la Terra, del modulo russo Nauka. Con questo nuovo modulo la ISS amplia il suo volume interno di altri 19 metri cubi. In questo modo si potranno ospitare maggiori navicelle per permettere un aumento dei viaggi verso la ISS. Ma non sarà possibile per le Crew Dragon e SpaceX attraccare a questi moduli, dal momento che i due sistemi non sono compatibili.
«Vorrei congratularmi con il personale del Main Operational Control Group e le nostre imprese per il successo dell’attracco. Oggi possiamo affermare che la costruzione del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale è stata completata», ha commentato il direttore generale di Roscosmos, Dmitry Rogozin, ha dichiarato
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Nauka e Prichal sono per la Russia i due moduli conclusivi della partecipazione alla ISS della Nazione. «Il modulo nodale consentirà di sviluppare tecnologie che verranno ulteriormente applicate presso la Russian Orbital Service Station», hanno dichiarato dalla stazione.
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Entro la fine di dicembre sarà sganciata la navicella Progress, poi i cosmonauti Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov eseguiranno una EVA per ultimare la connessione dei moduli. A Marzo 2022 invece arriverà la prima navicella che attraccherà a Prichal (MS-21).
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