A cinquant’anni dall’uscita del primo microprocessore Intel si festeggia!

Cinquanta anni fa nasceva INTEL 4004, il primo microprocessore commerciale della storia. Si ponevano così le basi della rivoluzione informatica che ci sarebbe stata nei decenni successivi.

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Il microprocessore rivoluzionario vide la luce il 15 novembre 1971, dopo l’attento lavoro del team di ricerca guidato dall’italiano Federico Faggin. Lo studioso, insieme ai collaboratori Marcian “Ted” Hoff e Stan Mazor,  prese spunto da una calcolatrice. Pur prevedendo l’importanza dell’invenzione, nessuno avrebbe mai immaginato la velocità con cui i processori sarebbero mutati nel tempo adattandosi alle necessità dell’industria moderna.

Piccole dimensioni, grande rivoluzione

La più grande innovazione di Intel 4004 fu nelle sue dimensioni. Il primo computer elettronico, costruito nel 1946, riempiva un’intera stanza, il 4004 aveva la stessa potenza di calcolo ma le dimensioni di un’unghia umana. Negli anni successivi le misure sono state sempre più ridotte e – contestualmente – la capacità dei microprocessori è progressivamente aumentata.

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“Man mano che rimpicciolisci le cose, aumenti il potenziale dei luoghi in cui possono finire”, ha dichiarato Genevieve Bell, Senior Fellow di Intel. E fin dall’inizio è stato questo l’obiettivo fondamentale del gruppo di ricercatori del 1970. Infatti, i piani originali richiesti dal produttore giapponese Nippon Calculating Machine Corp, erano meno ambiziosi di quelli realizzati. Il progetto prevedeva la realizzazione di circuiti integrati per un prototipo di calcolatrice, la Busicom 141-PF, con l’uso di 12 chip personalizzati.

Il team di Faggin adattò il progetto ad un insieme di soli 4 chip, inclusa la CPU 4004. L’Intel 4004 venne costruito grazie a 2.300 transistor e il chip aveva una frequenza di 740/750 kHz, richiedeva 12V ed era in grado di indirizzare fino a 640 Byte di RAM. Per riuscire a costruire nuovi prodotti basati su microprocessori, la Intel formò i suoi ingegneri per ben 5 anni.

Un nuova era dell’informatica

L’Intel 4004 ha aperto una nuova era dell’informatica ma fa quasi sorridere, paragonato ai sistemi odierni. Il suo processo produttivo a 10.000 nanometri è 1.000 volte più grande di quello usato da Intel 7 – a 10 nanometri – per i nuovi Intel Core di dodicesima generazione.

I nuovi processori Intel hanno introdotto un’architettura a core ibridi nel campo dei desktop consumer, che rappresenta un cambiamento di paradigma nato dalla co-progettazione di software e hardware. Questo sistema offre prestazioni a livelli top per diverse generazioni.

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All’evento Intel Innovation di ottobre i manager dell’azienda hanno presentato i più recenti processori Intel Core di dodicesima generazione, che aprono un’altra finestra sul futuro. Mai nessuno avrebbe sperato in una evoluzione a questa velocità. Nemmeno lo stesso Federico Faggin: “Guardando 1970, era chiaro che i microprocessori avrebbero cambiato il modo in cui progettiamo sistemi, passando dall’hardware all’utilizzo del software. Ma la velocità con cui si sono sviluppati i microprocessori e sono stati adottati nel tempo è veramente sorprendente”.

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