Metaverso si espande: la piattaforma del futuro, grazie alla quale sarà possibile esprimersi nella realtà virtuale con un avatar in 3D, acquisisce una compagnia specializzata nella realizzazione di Effetti Speciali Visivi (VFX).
E non una qualsiasi: si tratta nientemeno che della Weta Digital, lo studio co-fondato da Peter Jackson, che ha realizzato gli effetti speciali di film come Il Signore degli Anelli, King Kong e Avatar.
La compagnia è stata acquisita dalla Unity Technology, una azienda che sviluppa software e motori grafici per app e videogame, per la cifra record di 1.625 miliardi di dollari. La compagnia entrerà a far parte integrante della compagine operativa di Unity Technology, impiegati compresi, fatta eccezione per il comparto dedicato a effetti speciali e animazioni.
Poiché Metaverso lavorerà con gli avatar in 3D, appare logico che sia entrato a piedi pari nel mondo del cinema, specialmente quello di Peter Jackson, dove gli effetti speciali sono a dir poco spettacolari e realistici. Ma naturalmente non sarà una passeggiata realizzare questo progetto.
«Ci vorrà del tempo per dare forma a questa visione, ma consideratelo come il primo passo». Questo il commento di Marc Whitten, vice presidente senior e general manager di Unity Create sul blog della società. Intanto, il reparto tecnologico di Weta Digital sarà integrato all’interno di Unity, mentre quello che resterà separato, almeno formalmente, è quello dedicato alle animazioni e agli effetti speciali, e si chiamerà Weta FX. Sebbene parte di Unity, di questa sezione Jackson continuerà a detenere la maggioranza delle azioni.
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Secondo le prime indiscrezioni sulla nuova fusione, Unity integrerà nel suo motore alcuni degli strumenti interni di Weta Digital. Tra questi la funzione City Builder, con la quale sono state create le città 3D che sono state poi distrutte in film catastrofici come King Kong. Un’altra funzione sarà Manuka. Si tratta di un simulatore che trasferisce gli attori in ambienti digitali e virtuali. Ed infine c’è la funzione Gazebo, un software che viene solitamente utilizzato dagli sviluppatori di effetti speciali per visualizzare le scene prima che vengano posizionate nel rendering finale.
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Verranno integrati anche i programmi di motion capture e di digitalizzazione di effetti su persone e paesaggi. «Singolarmente questi strumenti sono capaci di portare a risultati spettacolari, ma il loro vero beneficio arriva dall’essere parte di una piattaforma unica, dove la modifica di un elemento cambia, dinamicamente, anche tutti gli altri correlati», ha concluso Whitten nel suo intervento.
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