Sembra impossibile da dire, ma se lo vorremo potremo acquistare un iPhone della Apple ad un prezzo davvero basso e conveniente. Come è possibile, però, una cosa del genere?
Parliamo innanzitutto di Grover, una piattaforma tedesca dedita interamente all’affitto della tecnologia, la quale ha stilato una specie di indice globale sui prezzi dei vari dispositivi elettronici. Questo serve per poter mostrare, in poche parole, quanto la pandemia abbia reso complicato l’acquisto di smartphone o computer in tutto il mondo.
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Ma Grover, in tal caso, la pensa in un modo particolare: ha adottato una idea che prende il nome di circular tech, e che avrebbe lo scopo di affittare i devices senza comprare direttamente i prodotti. Difatti, crede nei dispositivi ricondizionati e pensa che sia un buon modo per poter risollevare il business delle aziende, non a caso la considera una strategia di marketing diversa da quella che è stata usata da tutti quanti.
La domanda è la seguente: quanto sarebbe conveniente comprare un iPhone 12 a 44,90 euro finché non decidiamo, collegandoci a quello che abbiamo detto prima, di acquistarne un altro? Se per i fan di Apple significherebbe pagare circa 500 euro in 12 mesi, per coloro che approvano la sostenibilità vorrebbe dire far uso di questo fino a quando non viene cambiato praticamente. Alcuni potrebbero pensare che si tratti di una idea inutile, ma, per altri, è decisamente una buona occasione: la gente che abita in Argentina, per esempio, potrebbe cogliere una grande opportunità dal momento che nel loro territorio, un iPhone 12 ha un costo di 2.248 euro.
E come è facilmente immaginabile, il prezzo varia a seconda di quanto la pandemia abbia influito sulla nazione. Di conseguenza, laddove ha colpito profondamente – insieme alla carenza di componenti per la costruzione degli smartphone – il costo tende inevitabilmente ad aumentare. Lo stesso vale anche per le tanto amate, ma troppo richieste, PlayStation 5.
Da qui comprendiamo che c’è stato un incremento molto alto dei prezzi in generale, soprattutto se prendiamo in considerazione il fatto che siano cambiati in questi anni. In Italia, tenendo a mente la legge di domanda e offerta per quanto riguarda i dispositivi – e le varie tasse come quelle doganali -, l’incremento sarebbe del 20% soltanto per i computer che usufruiscono di Windows in due anni, quindi dal 2019 fino al 2021 praticamente.
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E questo è un problema dato che, lo smart working, è diventato in assoluto uno degli impieghi più adoperati a seguito dell’avvento della pandemia. Lavorare nel mondo digitale, e soprattutto in sicurezza, ha una certa rilevanza, motivo per il quale è essenziale acquistare i prodotti elettronici e poterli usare continuamente.
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