A quanto pare la rete satellitare sta diventando sempre più ampia, e lo possiamo capire dal lancio degli innumerevoli satelliti in questo periodo. Vediamo, adesso, qual è il nuovo progetto che farà compagnia agli altri programmi in orbita.
la FCC, acronimo di Federal Communications Commision, nonché l’agenzia governativa che si occupa di gestire le comunicazioni americane, ha dato il via al Boeing per poter procedere con il progetto che avrà lo scopo di realizzare una avanzata infrastruttura internet satellitare.
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L’azienda, ovviamente, non sarà da sola, e lo possiamo capire dal fatto che anche SpaceX si sia già fatta avanti con lo Starlink, oppure la stessa Amazon – in contemporanea al lancio dei satelliti della NASA – con Kuiper.
Il progetto di Boieng, però, è decisamente diverso da quelli presentati fino ad adesso. Il motivo è che prevede di lanciare ben 147 satelliti di cui 132 ad una altitudine di 1.056 chilometri, quindi nella bassa atmosfera terrestre, e i restanti 15 tra i 27.000 e i 44.000 chilometri fuori dall’orbita geostazionaria.
Il piano della società è quello di garantire un’ottima connessione veloce a tutti i consumatori, e soprattutto di tenere dei costi che non siano nemmeno altrettanto elevati. Dunque, l’idea sarà proprio quella di offrire un servizio internet rapido ed efficiente.
Inizialmente verrà reso disponibile soltanto negli Stati Uniti, poi a Puerto Rico e infine nelle Isole Vergini, ma Boieng ha intenzione di installare un intero network di satelliti in grado di poter funzionare al massimo delle sue capacità in tutto il pianeta, e non soltanto in delle aree precise.
Questo sistema utilizzerà la V-band, ossia una gamma di frequenze molto più alta rispetto a quelle sfruttate sia da Starlink che da Kuiper, visto che potrà trasferire i file facilmente grazie al fatto che dovrà superare, con meno difficoltà ovviamente, un numero maggiore di interferenze preciso nel momento in cui attraverserà degli ostacoli solidi.
Adesso ha ben 6 anni di tempo per poter ultimare il suo progetto, di conseguenza potrà portare a termine la sua costellazione di satelliti per rendere completamente funzionante l’intero network. E questa è una bella notizia visto che, inizialmente, pensavano che ci volessero 12 anni per poter completare i lavori con successo.
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D’altro canto, però, SpaceX ha analizzato il programma di Boeing ed ha affermato che la configurazione scelta con cui gestire le interferenze non solo appare abbastanza disordinata, ma potrebbe addirittura causare dei problemi tra i satelliti in orbita. Tuttavia, non essendoci abbastanza prove per confermare quanto detto, al momento restano soltanto delle ipotesi non accertate. Non sappiamo se ci saranno dei riscontri in merito, quindi teniamoci informati al riguardo.
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