Facebook abbandona per sempre il suo Face ID: che cosa comporta questa scelta

Meta ha deciso di smettere di utilizzare la funzionalità Face ID. Questa decisione, seppur possa essere motivata con scelte ragionate, probabilmente comporterà ad alcune conseguente da non ignorare.

Facebook abbandona per sempre il suo Face ID: che cosa comporta questa scelta
Il riconoscimento facciale, oltre che ad essere molto usato in diversi ambiti, rappresenta lo strumento principale con cui è possibile riconoscere facilmente un individuo – MeteoWeek.com

Come è stato appena confermato, Meta ha annunciato che a partire dalle prossime settimane non utilizzerà più il sistema di riconoscimento facciale – inizialmente attivo come ben sappiamo – sul proprio social network.

Infatti, cancellerà pure il grande archivio che aveva il compito di immagazzinare i volti registrati dal Face ID nel suo database, e a giudicare da ciò che sappiamo si tratta, almeno, di un numero di informazioni che supera probabilmente il miliardo.

Jerome Pesenti, il Vice-Presidente della sezione dedita l’IA di Meta, ha ufficializzato la chiusura del programma con queste parole: “Ogni nuova tecnologia porta con sé benefici e preoccupazioni. Vogliamo trovare il giusto equilibrio tra le due. Al momento chiudiamo il programma perché ci sono troppi dubbi sull’uso di questa tecnologia“.

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Questo strumento è anche alla base delle funzioni che suggeriscono automaticamente chi taggare nelle foto o di avvisare un utente quando è presente in una foto o un video. E queste impostazioni, come anche tante altre correlate all’Intelligenza Artificiale, verranno spente per sempre e non potranno essere più utilizzate.

La ragione della decisione

Facebook abbandona per sempre il suo Face ID: che cosa comporta questa scelta
In futuro, probabilmente questo sistema subirà una miglioria notevole. Per il momento, però, dimostra di avere alcune debolezze – MeteoWeek.com

Inizialmente si trattava di un riconoscimento molto usato e apprezzato in generale, visto che, nel 2010, era attivo in maniera predefinita in tutto il mondo e in molti non ci facevano caso. Poi, nel 2012, venne disattivato in Europa per via delle normative relative alla privacy più stringenti. Tornò ufficialmente in funzione nel 2018 grazie al meccanismo di opt-in, nonché l’esplicita accettazione da parte dell’utente per il suo utilizzo.

In seguito, nel 2019, la modalità venne estesa a tutta l’utenza mondiale raccogliendo ben 11 anni di dati. Probabilmente, in questo tempo, le informazioni biometriche accumulate potevano tranquillamente superare il miliardo.

Ma l’Intelligenza Artificiale di Facebook non è sempre stata una buona idea in fin dei conti, e lo possiamo affermare prendendo il caso di Nijeer Parks, il quale è stato arrestato ingiustamente nel 2019 grazie al riconoscimento facciale di Meta.

Era ricercato un uomo per aggressione, possesso illegale di armi e tentato omicidio di un agente. Con il Face ID pensavano di essere riusciti a trovarlo comparando le immagini registrate della vicenda con un database di volti in possesso della polizia, le cui forze dell’ordine credevano di aver identificato con successo il soggetto.

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In realtà si trattava di un vero e proprio abbaglio dal momento che non aveva nulla a che fare con questa storia, e prima che potessero rendersi conto dell’errore dovettero passare ben 11 giorni di carcerazione del tutto immotivata.