WhatsApp ora richiede un documento di riconoscimento per funzionare

In futuro per poter usare WhatsAapp potrebbe servire la carta d’identità. Ecco quello che sappiamo.

Potrebbe servire la carta d’identità per accedere a WhatsApp- MeteoWeek.com

WhatsApp pensa di chiederci la carta d’identità

C’è una novità sull’utilizzo futuro di WhatsApp: potrebbe servire la carta d’identità per accedere ad alcuni servizi. Attualmente la nuova funzione è presente solo nelle versioni Beta, ma potrebbe essere integrata molto presto sotto forma di aggiornamento disponibile per tutti.

Ma perché questa scelta? Sostanzialmente si è deciso di utilizzare la nostra identità per alzare gli standard di sicurezza. Quindi per alcune funzioni sarà necessario confermare la nostra identità tramite documento.

La nuova funzione riguarda principalmente WhatsApp Pay, il sistema di pagamento dell’applicazione, al momento disponibile solo in Brasile e India, che presto sbarcherà in tutta Europa e quindi anche in Italia.

Ma ad oggi non abbiamo ancora nessuna certezza sul fatto che la verifica di identità passi effettivamente dalla versione Beta a quella definitiva.

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Un focus su WhatsApp Pay

WhatsApp Pay è la feature di invio e ricezione di denaro tra conti bancari dell’app di messaggistica, disponibile al momento solo sul mercato brasiliano e indiano, ma che potrebbe essere presto estesa ad altri Paesi del mondo. WhatsApp sta implementando una nuova funzione che permetterà agli utenti, grazie a un pulsante di scelta rapida, di inviare denaro tramite WhatsApp Pay direttamente dalla barra della chat. In precedenza, per poterla utilizzare, era necessario aprire un menu dedicato. Si tratta, dunque, di una “scorciatoia” che consente di scambiare denaro in modo più semplice e immediato.

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Quello che sappiamo per ora

Pare però che la funzionalità sarà dedicata solo per gli utenti business; al momento, infatti, non sono ancora stati forniti ulteriori dettagli su come WhatsApp ha intenzione di muoversi, ma è certo che tutto avverrà per tutelare i dati dei propri utenti. Di nuovo, però, l’ipotesi al momento è stata avanzata solo per il mercato indiano e brasiliano, gli unici che al momento offrono il servizio di pagamento.

Ricordiamo comunque che gli sviluppatori hanno come obiettivo principale di garantire sempre massima sicurezza agli utenti, tutelando la loro privacy ed evitando che dati personali finiscano in mani sbagliate.

Aspettiamo ulteriori aggiornamenti per vedere se queste ipotesi diventeranno una realtà concreta oppure no.

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