Non vanno avanti le trattative tra Apple e le due compagnie asiatiche CATL e BYD, produttrici di batterie per auto elettriche, interpellate da Cupertino per entrare nel progetto di realizzazione della Apple iCar.
Le trattative sarebbero ferme perché, stando a quanto riporta la Reuters, le due società asiatiche si sarebbero rifiutate di aprire delle fabbriche negli States interamente dedicate alla società della Mela morsicata.
A dire il vero BYD possiede già una fabbrica in California, ma avrebbe addotto una mancanza di personale come motivazione al rifiuto di creare una divisione Apple interamente dedicata al progetto iCar. CATL, invece, ha proprio detto “no”, forse in funzione del fatto che ha già un accordo in essere con Tesla.
Nonostante i secchi rifiuti delle due compagnie asiatiche, Apple sembra non volersi arrendere e vorrebbe continuare a insistere fino a che almeno una delle due tra CATL e BYD dirà di sì. Per qualche motivo, non vuole cercare altre collaborazioni.
Del resto, il motivo è facilmente intuibile: le due aziende sono molto avanti rispetto alle loro concorrenti nella produzione e commercializzazione di batterie LFP, ossia Litio-Ferro-Fosfato, tanto che Tesla si è già assicurata la collaborazione di entrambe per due dei suoi prototipi di automobile elettrica.
E se BYD ha addotto la mancanza di personale come motivazione per il suo rifiuto nei confronti di Apple, CATL sembrerebbe motivata sia dalle tensioni politiche tra Washington e Pechino sia dal fatto che l’operazione costerebbe non pochi soldi. Senza contare che anche loro, come BYD, avrebbero riscontrato difficoltà a trovare personale da dedicare solamente ad Apple, che vorrebbe una divisione del tutto dedicata al suo nuovo progetto.
Per ora comunque non ci sono novità da nessuno dei due fronti, e le indiscrezioni continuano a susseguirsi. C’è chi dice che Apple, in mancanza di una risposta affermativa da CATL e BYD, starebbe cercando un accordo con Panasonic e avrebbe a questo proposito mandato una delegazione in Giappone per condurre delle trattative, ma queste voci non sono state confermate.
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E’ probabile che Apple abbia deciso di dare una stretta alla produzione della sua macchina elettrica, la Apple iCar, da molto tempo in progetto, anche a causa delle decisioni del presidente Usa Joe Biden, il quale avrebbe dichiarato di voler raggiungere il 50% delle auto su strada a zero emissioni entro e non oltre il 2030.
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Va da sé che Apple abbia preso questa dichiarazione come una sfida più che allettante, dato che rappresenterebbe il miglior scenario per la presentazione del suo nuovo progetto, ma ci sono veramente tanti ostacoli da superare che stanno ritardando la produzione, come l’abbandono del progetto da parte di Doug Field, fino a poco fa a capo del progetto.
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