State in guardia! Ci sono possibili pericoli legati all’utilizzo della modalità “smarrito” degli AirTag.
L’AirTag ha smarrito la retta via
L’AirTag è un oggettino Apple niente male. E’ un piccolo GPS che funge da portachiavi e se attaccato ai nostri effetti personali (dispositivi, chiavi, zaino, giacca) ci permette di individuarne la posizione e ritrovare ciò che abbiamo perso con un indice di errore davvero molto basso. Utile anche se lasciato in macchina per ricordarci dove abbiamo parcheggiato.
Ma tutte le cose belle hanno anche un punto critico. La funzione “smarrito” del tracker di Apple infatti può essere sfruttata per truffe di phishing, secondo un report reso pubblico da KrebsOnSecurity.
Come funziona la modalità “smarrito”?
Sveliamo la truffa!
Grazie Bobby!
Per la scoperta della falla sulla sicurezza degli AirTag dobbiamo ringraziare Bobby Raunch che ha dichiarato come la vulnerabilità possa rendere pericolosi gli AirTag: “Non riesco a ricordare un altro caso in cui questi piccoli dispositivi di localizzazione di livello consumer a basso costo come questo potrebbero essere usati come armi”.
Questa scoperta non s’ha da divulgare!
Rauch si è mobilitato subito per informare Apple sul problema. Giovedì scorso l’azienda ha dichiarato che avrebbe risolto la vulnerabilità in un prossimo aggiornamento e ha richiesto espressamente al giovane di non parlarne in pubblico.
Ecco la dichiarazione ufficiale rilasciata da Bobby Rauch per KrebsOnSecurity:
“Ho detto ad Apple: Sono disposto a lavorare con voi se potete fornire alcuni dettagli su quando prevedete di rimediare a questo problema e se ci sarà un riconoscimento o un pagamento tramite bug bounty’. Gli dissi anche che avrei pubblicato i risultati dopo 90 giorni se non avessi ricevuto informazioni in merito. La loro risposta è stata fondamentalmente: “Apprezzeremmo se non facessi trapelare queste informazioni“.
LEGGI ANCHE: iOS 15 non sarà per tutti: Apple già nei guai
Ci aspettiamo dunque che Apple rilasci il prima possibile un aggiornamento per porre rimedio a questo problema e che dia un giusto riconoscimento a chi aiuta a migliorare i servizi.