Secondo gli esperti il pianeta Terra viene investito, almeno una volta ogni cento anni, da una tempesta solare differente. La prossima, però, potrebbe avere luogo già fra non molto.
Una tempesta solare, anche se forse alcuni non lo sanno, potrebbe comportare ad un black-out totale delle comunicazioni, e questo potrebbe succedere qualora le nostre infrastrutture web non fossero sufficientemente preparate per affrontare questo evento.
Queste sono le ipotesi di Sangeetha Abdu Jyothi, ricercatore dell’Università della California. Secondo lui, una tempesta solare di tale portata potrebbe compromettere l’uso di internet in tutto il mondo e provocare dei danni troppo ingenti per essere riparati in poco tempo.
Quando succederà
Sappiamo che potrebbe accadere perché il Sole segue un ciclo naturale di 11 anni misurato dal minimo di attività al massimo, con macchie solari, eruzioni e tempeste. Il ciclo solare è iniziato a dicembre 2019, e dunque stiamo arrivando al periodo di massimo solare, ovvero il 2025.
E questi eventi, ovviamente, possono essere avvertiti con molta facilità, visto che già un picco di intensità era stato raggiunto proprio a luglio e aveva provocato un black-out non indifferente. Infatti è stato classificato di classe x, nonché la tipologia più intensa che ci sia.
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Il ricercatore ha voluto concentrarsi sulle CME, acronimo di Espulsioni di Massa Coronale, per capire che cosa potrebbe succedere se avvenisse una tempesta solare, esaminando la popolazione e l’infrastruttura di internet. Non è facile eseguire questo calcolo visto che la Terra non è mai stata colpita in pieno da una tempesta solare con la connessione attiva in tutto il mondo.
Possibili soluzioni per contenerla
Ma è possibile arrivare ad una conclusione esaminando la tempesta solare che colpì gli Stati Uniti nel 1859. Questa causò problemi al telegrafo in tutta la nazione, e probabilmente se si ripresentasse oggi con la stessa portata potrebbe provocare una perdita di energia per 20-40 milioni di persone per due anni e continuare con altri danni che avrebbero il costo tra 600 miliardi e 2,6 trilioni di dollari, oltre che un black-out totale di internet forse.
Questa notizia, seppur possa preoccupare, è comunque sia molto vicina, dunque dobbiamo tenere a mente l’evenienza che prima o poi possa succedere. In questo caso le probabilità sono alte, ma è anche vero che esistono delle prevenzioni; adottarle adesso potrebbe scongiurare dei disastri a lungo termine.
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Di conseguenza dovremo prepararci al meglio prima che sia troppo tardi, anche perché abbiamo soltanto quattro anni prima che accada. Per quanto il progetto di difesa sia stato presentato allo Special Interest Group on Data Communication, acronimo di SIGCOMM, non c’è stata ancora alcun tipo di pubblicazione di carattere scientifico al riguardo.