Fda statunitense ha pubblicato sulla rivista Heart Rhythm uno studio sulla pericolosità di avere un cellulare vicino ad un dispositivo salvavita
L’ente governativo statunitense che si occupa di tutelare e proteggere la salute dei pazienti e agire in maniera preventiva sulle patologie ha pubblicato un studio che mette in correlazione la pericolosità dei campi magnetici dei smartphone e smartwatch quando questi si trovano in prossimità di dispositivi salvavita come pacemaker e cardio-verter impiantabili.
L’FDA inserisce questa indagine sperimentale all’interno del complesso lavoro che sta svolgendo, in quanto responsabile del progresso della salute pubblica. Tra i suoi valori infatti ritroviamo la necessità di contribuire all’implementazione delle innovazioni tecnologiche che rendono i dispositivi di domotica sempre più intelligenti, efficienti e sicuri per la salute.
Lo studio condotto si è posto come obiettivo quello di stabilire la corretta distanza tra i dispositivi, per comprendere come questi interferiscano reciprocamente tra di loro. L’intento dello studio è quello di aiutare il pubblico e i medici nel reperire il maggior numero di informazioni scientifiche da utilizzare per migliorare la salute della società.
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I test e le misurazioni, effettuati con l’ausilio di iPhone 12 e AppleWatch, hanno dimostrato che ad una distanza inferiore ai 15 mm i campi magnetici interferiscono nella corretta funzionalità dei dispositivi. La distanza minima consigliabile si attesta quindi su 20 mm.
Lo studio pubblicato sulla rivista Heart Rhythm
Lo studio è stato condiviso sulla rivista scientifica Heart Rhythm, il canale di comunicazione ufficiale della fondazione Heart Rhythm Society e della Cardiac Electrophysiology Society.
La rivista è un database autorevole nel campo della aritmia e dei disturbi del ritmo cardiaco e si colloca in un panorama internazionale. Raccoglie i contributi dei ricercatori accademici di base e clinici, medici privati, ingegneri biotech, professionisti affiliati, nonché dalle industrie di biocomponenti.
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In base ai dati raccolti, la FDA ha stilato delle linee guida per i pazienti affetti da queste particolari patologie. Dei semplici consigli che però potrebbero fare la differenza e prevenire spiacevoli complicazioni.
- invita i pazienti a mantenere i telefonini e gli smatwatch a distanza di non medio di 15mm dai dispositivi medici impiantati.
- suggerisce di non indossare i dispositivi nel taschino delle camicie.
- sollecita l’utilizzo costante del sistema di monitoraggio domestico, laddove il paziente ne fosse provvisto.
Ma le azioni concrete per prevenire le interazioni sono già note. Di fatto si informa già i portatori di questi impiantati, e si fa preventivamente presente l’interazione che si potrebbe verificare.
A cura di FDA gli apparecchi dati in dotazione ai pazienti che si sottopongo a queste terapie sono già etichettati e avvertono di tenere tutti smartphone e gli smatwatch ad almeno 15 mm dall’impianto.