Commissione europea spinge per la compatibilità unica del cavo per gli smartphone: Apple dovrà adeguarsi?

L’ultima barriera nel cambio cellulare, ai giorni nostri, sembra essere solamente il caricabatterie. Se è diventato più che mai facile passare tutti i dati, le app, i messaggio e la rubrica da uno smartphone all’altro, altrettanto non si può dire per i caricabatterie, ancora differenti da un cellulare all’altro. Ma la Commissione Europea ci sta lavorando. E per Apple non arrivano buone notizie.

Apple, uno dei tre supercolossi della telefonia - MeteoWeek.com
Apple, uno dei tre supercolossi della telefonia – MeteoWeek.com

In Europa infatti si continua a lavorare alacremente per combattere sprechi di plastica, di energia, e soprattutto per unificare ancora di più un mercato dagli standard fin troppo diversificati da un Paese all’altro. Ed ecco che potrebbe arrivare presto un disegno di legge sui cavi di ricarica per gli smartphone.

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Le indiscrezioni circa il lavoro della Commissione Europea sul cavo unico per gli smartphone arrivano dalla Reuters, sulle cui colonne si parla di settembre 2021 per la presentazione di un disegno di legge che potrebbe obbligare i produttori di cellulari a unificare i caricabatterie per gli smartphone.

Apple: cavi per smartphone, la Commissione Europea propende per la USB-C

Apple, la Commisione Europea può provocare un grande danno - MeteoWeek.com
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Sarebbe un bello smacco per Apple, unica azienda finora ancora imperterrita utilizzatrice di cavi con terminale lightning, mentre quasi tutte le altre aziende hanno già adottato il cavo di ricarica con terminale USB-C, utile non solo per ricaricare i cellulari ma tutta una serie di device correlati e non.

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L’unificazione del cavo di ricarica significherebbe anche ridurre gli sprechi di plastica e anche l’inquinamento da rifiuti RAAEE, dal momento che finora ad ogni cambio di cellulare (e gli europei ne cambiano a iosa) è corrisposto automaticamente un cambio di carica batterie, con conseguente inquinamento da parte dei vecchi “carichini” che dovevano essere gettati via.

La Commissione Europea aveva provato già nel 2019 a lanciare l’idea di una unificazione dei cavi per ricaricare gli smartphone, dopo il memorandum of understanding siglato tra numerose case produttrici di cellulari avvenuto nel 2011. Nello studio che aveva preceduto il progetto di un nuovo disegno di legge, la Commissione Europea già insisteva sulla tecnologia USB-C, all’epoca usata solo nel 29% dei terminali, mentre l’USB-B stava vedendo il trend in calo (portanto l’uso al 50%) e il Lightning era arrivato al 21% dell’utilizzo.

Presentata in Parlamento, la proposta per “ridurre i rifiuti elettronici e dare ai consumatori la possibilità di effettuare scelte sostenibili” era stata approvata con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 37 astensioni. Numeri che fanno preoccupare Apple. Il Parlamento chiedeva alla Commissione di prevedere anche misure per garantire che i caricabatterie “unificati” funzionassero anche con tutta una serie di accessori per i device mobili, per incrementare il riciclo negli Stati Membri di cavi e caricabatterie e, infine, per garantire ai consumatori la possibilità di non acquistare un nuovo caricabatteria con ogni dispositivo. La legge, o meglio la sua entrata in vigore, era stata programmata per il terzo trimestre dello scorso anno, ma poi non è mai successo nulla e fino ad oggi non sono state rese note iniziative volte all’approvazione di una legge del genere. Ma i rumors iniziano a rincorrersi…