Unico campione raccolto da Marte scomparso: l’incredulità della NASA alla vigilia della scoperta

Perseverance è riuscito a raccogliere un frammento di roccia marziana. Ma, attenzione:un vero mistero marziano è accaduto, il buco nella roccia c’è, ma il campione non si trova da nessuna parte.

Foto rilasciata dalla NASA del foro praticato dal rover Perseverance – MeteoWeek.com

Il primo mistero su Marte, e non sappiamo come comportarci.

Sembrava essere andato tutto bene durante l’estrazione, il rover Perseverance dell’agenzia spaziale statunitense aveva catturato il primo frammento di roccia del pianeta Marte, ma quando il tubo di metallo che doveva contenere il materiale è stato aperto, al suo interno non c’era nulla.

Qui ci starebbe un colpo disponibile scena accompagnato da un po’ di musica di tensione.

Nella roccia c’è un foro grande quanto un dito, quindi in teoria l’operazione è riuscita, ma non c’è niente nel tubo di raccolta. E nelle vicinanze della roccia non si trova niente. Nulla, scomparso

Gli ingegneri stanno ora cercando di capire cosa possa essere andato storto riguardo alla missione del robot.

Fino all’apertura del macchinario, tutto pareva aver funzionato perfettamente. Ora il team di specialisti ritiene che la colpa del fallimento possa essere rintracciata nelle particolari proprietà della roccia che si è tentato di prendere.

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Che fine ha fatto il campione raccolto?

“Anche se non è riuscito il colpaccio che speravamo, potremmo comunque aprire nuovi orizzonti“, ha detto l’amministratore associato della NASA Thomas Zurbuchen in un comunicato stampa. “Sono fiducioso che abbiamo la squadra giusta, e persevereremo verso il successo”

Foto dalla NASA: dettaglio del foro – MeteoWeek.com

Per capire cosa è successo, la NASA ha dato ordine a Perseverance di scattare molte foto ravvicinate del foro nella roccia. I responsabili della missione cercheranno quindi di pianificare un altro tentativo di campionamento.

Secondo gli scienziati, alcune immagini e la telemetria potrebbero aiutare a risolvere il mistero sulla mancata cattura della roccia.

L’ipotesi iniziale è che “il tubo vuoto sia stato il risultato del fatto che il materiale roccioso non ha reagito nel modo previsto durante il carotaggio“, ha affermato Jennifer Trosper, project manager di Perseverance presso il laboratorio di propulsione a getto della NASA in California che ritiene invece meno probabilmente possa essersi trattato di un problema hardware con il sistema di campionamento e memorizzazione nella cache.

“Nei prossimi giorni, il team dedicherà più tempo all’analisi dei dati in nostro possesso e all’acquisizione di alcuni dati diagnostici aggiuntivi – ha aggiunto – per supportare la comprensione della causa principale del tubo vuoto”.

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Il compito di Perverance

Il Rover Perseverance all’opera – MeteoWeek.com

L’obiettivo principale di Perseverance su Marte è esplorare una regione chiamata Jezero Crater, e raccogliere campioni di roccia, che è esattamente il punto dove si è appoggiato il rover.

Il tubo che è uscito vuoto è uno dei 43 di cui il rover dispone a questo scopo. Il piano della NASA è di inviare un’altra missione su Marte tra circa un decennio, per raccogliere i campioni raccolti da Perseverance e riportarli sulla Terra.

Così i futuri scienziati potranno capire se nel lago che un tempo riempiva il bacino ci siano mai state tracce di vita.

Perseverance ha un sistema di perforazione e carotaggio all’estremità del suo braccio robotico lungo 2 metri.

Uno dei bracci perforanti del rover – MeteoWeek.com

Questo è in grado di tagliare e recuperare campioni di roccia delle dimensioni di un dito che poi vengono passati a un’unità di elaborazione all’interno della pancia del rover che li confeziona e sigilla in cilindri di titanio.

Prima della sigillatura, però, vengono utilizzate una telecamera e una sonda per valutare la quantità di materiale recuperato, e quando questo è stato fatto, durante il carotaggio dei giorni scorsi, è diventato evidente che il campione non c’era.

Che fine ha fatto? L’immaginazione comune tende a pensare che siano stati in qualche modo sottratti da “qualcuno”.

Ma vedremo.

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