Jeff Bezos e il lancio di Blue Origin nello Spazio: la storia di com’è andata e il video

Richard Branson chiama, Jeff Bezos risponde. Alla sua maniera, quella da numero uno al mondo per ricchezza, come sancito da Forbes lo scorso luglio. Luglio, un mese caldo, hot, incandescente nella corsa al turismo spaziale innescata dal magnate di Virgin e rilanciata dall’uomo per eccellenza di Amazon, senza dimenticare, chiaramente, che a definire un triello dell’altro mondo c’è sempre Elon Musk.

Jeff Bezos, l'uomo più ricco del mondo secondo Forbes - MeteoWeek.com
Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo secondo Forbes – MeteoWeek.com

L’11 luglio Branson ha preso parte ad un test flight della sua compagnia Virgin Galactic, divenendo così il primo turista spaziale a volare con una propria azienda spaziale. Jeff Bezos non ha fatto passare poi molto tempo per replicare. “Il giorno più bello della mia vita”. Così il Paperone di Albuquerque, prossimo a spegnere nel 58 candeline.

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Accompagnato da Mark Bezos, suo fratello, Wally Funk (una pioniera di 82 anni della corsa allo spazio, che la NASA non ha mai fatto astronauta) e uno studente di 18 anni (Oliver Daemen, figlio di un miliardario diventato tra l’altro l’astronauta più giovane di sempre, Bezos ha viaggiato in una capsula con le finestre più grandi che siano mai state montate su una navicella spaziale. New Shepard, questo il nome di un veicolo riutilizzabile e completamente automatizzato, è stato realizzato da Blue Origin, uno dei figli del numero uno di Amazon.

Bezos nello Spazio: la NASA ammicca, ma non mancano aspre critiche

New Shepard è partito dal Texas, impiegando circa due minuti per salire fino a 75 chilometri dove è avvenuto il distacco del razzo dalla capsula con l’equipaggio. Il razzo è rientrato nel giro di 5 minuti a terra, atterrando a pochi chilometri di distanza dalla base di lancio. Come Branson, Bezos ha sperimentato la microgravità, ammirando lo spettacolo dalle grandi finestre panoramiche col suo discutibile cappellone da cowboy, divertendosi con qualche capriola in assenza di peso. Ma non tutti si sono divertiti.

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Come per Branson, pioggia di critiche anche per Bezos. Al numero uno di Virgin è stato (aspramente) contestato un volo tutt’altro che green, calcolato come inquinante 60 volte più di un volo transatlantico. All’ideatore di Amazon, invece, la questione si è spostata sul lato economico. “Voglio ringraziare ogni dipendente Amazon e ogni cliente Amazon, perché voi ragazzi avete pagato tutto questo”. Il tweet di Bezos si è rivelato tanto sincero quanto dannoso, visto il vespaio che ne è uscito fuori, toccando quel nervo scoperto, soprattutto in tempo di Coronavirus e di variante Delta, di una grande incertezza economica e di pressanti accuse, rivolte ad Amazon, accusato di fare affari d’oro sfruttando i lavoratori. Tant’è.

“Vedere la Terra dallo spazio ti cambia e cambia il tuo rapporto con il pianeta e con l’umanità”. Bezos va avanti per la sua strada, vive il suo mondo, lasciando fuori il restante. La stessa NASA sta dalla sua parte, ammicca al turismo spaziale mostrando interesse per la tecnologia utilizzata, senza peraltro nascondersi, visto il tweet pubblicato subito dopo lo storico viaggio del super imprenditore statunitense. Tant’è.

 

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