Ecco Tecla, il primo prototipo di abitazione ecosostenibile in terra cruda realizzata con il metodo della stampa 3D. Realizzata a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, fino al 27 giugno è stata in mostra alla London Design Biennale
Poco tempo fa abbiamo parlato di una particolare abitazione realizzata con il metodo dalla stampa 3D: si trova ad Eindhoven (Paesi Bassi) ed è grande circa 94 metri quadrati. In essa risiedono Harrie ed Elise Dekkers, una coppia in pensione: sono i primi in Europa a vivere in una casa realizzata in questo modo. Questo è soltanto un esempio delle grandissime potenzialità che caratterizzano la stampa 3D, e siamo certi che il suo impiego in ambito architettonico sarà sempre più frequente. I motivi sono presto detti: velocità di realizzazione (l’abitazione dei coniugi Dekkers è stata realizzata in soli 5 giorni), sostenibilità e risparmio economico rendono questo metodo di realizzazione interessante sotto tutti gli aspetti.
Tecla, la prima casa stampata in 3D realizzata in terra
Queste peculiarità emergono anche in un curioso progetto firmato dall’architetto italiano Mario Cucinella e ideato in collaborazione con WASP (azienda leader nel settore della stampa 3D), il quale ha dato vita a Tecla, ovvero il primo prototipo di abitazione ecosostenibile in terra cruda stampata in 3D. Realizzata a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, è stata ultimata ad aprile 2021 (ne avevamo parlato qui) ed ha una grandezza di 60 metri quadrati. È completa di tutto: un living con cucina e una zona notte con bagni, dove gli arredi sono in parte stampati in terra locale e in parte studiati per essere riciclati o riutilizzati nell’ottica dell’economia circolare.
È già evidente che uno dei punti di forza di Tecla è la sua ecosostenibilità, ma considerando velocità di realizzazione e risparmio economico il progetto è in grado di sorprendere ancora di più: per costruirla ci sono volute sole 200 ore e 60 metri cubi di materiali naturali.
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La mostra a Londra e le sue caratteristiche
Una volta conclusa la sua realizzazione, Cucinella ha “portato” Tecla a Londra, dove è stata in mostra alla London Design Biennale (padiglione Italia) fino a domenica 27 giugno. Ad accompagnare l’installazione vi era un cortometraggio – della durata di circa 3 minuti – che racconta la capacità dell’uomo di costruire e sviluppare ecosistemi resilienti e di adattarsi alle sfide climatiche sfruttando il materiale più antico della storia, ovvero la terra.
Ma l’abitazione è un edificio a basse emissioni studiato anche in relazione al clima e alla latitudine, dove la composizione della miscela di terra cruda risponde alle condizioni climatiche locali. Ciò permette di bilanciare la massa termica, l’isolamento e la ventilazione.
“Ci piace pensare che Tecla sia l’inizio di una nuova storia”, racconta Cucinella a Repubblica. “Sarebbe veramente straordinario dar forma al futuro attraverso la trasformazione di questa materia antica con le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi. L’estetica di questa casa è il risultato di uno sforzo tecnico e di materia, non è stato un approccio solo di natura estetica. È una forma onesta, una forma sincera”.
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Insomma, Tecla è un progetto in cui confluiscono le ricerche che da tempo l’architetto porta avanti sullo studio dei principi bioclimatici uniti all’uso di materiali naturali e locali, e si configura come una soluzione che punta a rispondere alla crisi climatica, al bisogno di abitazioni sostenibili realizzate a km 0 e al tema globale dell’emergenza abitativa.