Atti di violenza per accaparrarsi la carta speciale dal valore inestimabile, può portare ad una sola conseguenza. Ecco il panico tra i collezionisti.
Le chiusure forzate imposte dalla pandemia da Covid-19 hanno portato un aumento alle vendite di manga, videogiochi e oggetti di intrattenimento, come per esempio le intramontabili carte da gioco Pokémon.
Soprattutto nel corso degli ultimi mesi, c’è stato un vero e proprio boom di collezionisti di carte Pokemon.
Ad aver alimentato il fenomeno ci hanno pensato senza dubbio youtuber e streamer su Twitch, che hanno dato il via ad un format di “sbustamento” delle collezioni Pokemon più rare al mondo. I loro followers li hanno seguiti di conseguenza, dando nuova linfa al brand.
Le più rare messe in vendita a cifre folli, con milioni di appassionati che stanno prendendo letteralmente d’assalto le catene di negozi fisici e online. Tra nuovi stock e vecchie collezioni, ce n’è veramente per tutti i gusti.
Tuttavia, la clientela si è spesso fatta sfuggire la situazione di mano, creando casi controversi ed estremi.
Dopo aver infatti appreso dell’arrivo di un nuovo, rarissimo stock di Carte Pokemon in un Walmart della Pennsylvania, diverse persone (presumibilmente scalper) hanno preso d’assalto lo store nella speranza di accaparrarsi fino all’ultima confezione della preziosa merce.
C’è chi sostiene che la situazione sia diventata insostenibile, appunto e soprattutto negli Usa. Ecco cosa sta succedendo.
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Atti di violenza per le carte Pokémon: davvero necessario?
Partiamo dal presupposto che pur di ottenere rarissime bustine o i nuovi set da collezione, alcuni fan sono disposti a tutto.
Tra i casi più eclatanti ci sono segnalazioni di scalping o danneggiamento merci, ma uno dei peggiori si è verificato qualche giorno fa in un parcheggio del negozio Target, azienda statunitense del settore della grande distribuzione.
Secondo quanto riportato dalle autorità, diversi uomini hanno aggredito un acquirente che aveva appena comprato delle carte, il quale ha reagito a sua volta estraendo un’arma da fuoco.
Fortunatamente, i negozi nei dintorni erano tutti chiusi e nessuno è stato colpito o ferito gravemente.
Al momento non è ancora chiaro che tipo di carte collezionabili avesse appena acquistato l’uomo, ma Target ha deciso, per motivi di sicurezza, di interrompere la vendita di tali oggetti in negozio, proprio per evitare un altro episodio del genere.
“La sicurezza dei nostri ospiti e del nostro team è la nostra massima priorità. Per un’abbondanza di cautela, abbiamo deciso di sospendere temporaneamente la vendita di carte MBL, NFL, NBA e Pokémon Trading Card all’interno dei nostri negozi. Potrete continuare ad acquistarle sul nostro shop online”, ha riferito Target in un comunicato.
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Da Target a Walmart, episodi di violenza
E poi ancora: un Walmart è stato letteralmente preso d’assalto già all’apertura delle 7 del mattino. Decine e decine di persone, che si sono riversate nel settore dedicato alle carte Pokemon.
Nel raccontare l’accaduto, il creatore di contenuti TCG_Grassi ha catturato in video l’esatto momento dell’apertura del negozio e l’immediata corsa dei presunti scalper verso gli espositori di carte collezionabili per fare incetta delle introvabili Carte Pokemon con lo scopo, con ogni probabilità, di lucrare sulla passione dei fan e dei collezionisti attraverso le attività di rivendita a prezzo maggiorato dei singoli pacchetti su siti di e-commerce tra privati e portali di aste online.
La scena, neanche a dirlo, è raccapricciante.
Un triste spettacolo che dopo pochi minuti è diventato quasi insostenibile, tra spintoni, insulti e tamponamenti con i carrelli della spesa. “Ero stato in fila con loro in altri negozi, ma si erano sempre presentati come persone rispettose. Questa volta hanno esagerato, così è folle” ha spiegato l’utente TCG_Grassi, cheriferisce inoltre di aver discusso dell’accaduto con il manager del turno mattutino del Walmart locale e di aver appreso che “il trambusto creato da quegli energumeni ha lasciato sotto shock i dipendenti, non avrebbero mai potuto immaginare quell’inconcepibile caos”.
E così dopo Target, anche Walmart ha deciso di attuare una simile politica per le medesime ragioni, trasferendo così l’intera filiera di rivendita di carte collezionabili di Pokemon sui propri store digitali, e non più in quelli fisici.