Nuovi modelli, prezzi e autonomia delle moto elettriche, in voga dal 2015 ma ancora bisfrattate nonostante le comodità e il risparmio.
l settore delle moto elettriche sta, piano piano, crescendo.
Nel 2019, Claudio Domenicali, CEO di Ducati, aveva fatto intendere come il marchio stesse lavorando su di una moto elettrica che sarebbe potuta arrivare presto.
Se si parla di due ruote elettriche infatti, il primo pensiero probabilmente corre subito agli scooter, che ormai da diversi anni sono sempre più diffusi in città soprattutto per via dei servizi di sharing.
La comodità sta proprio in questo: lo sharing permette, a pochi euro, di girare con uno scooter elettrico e riporlo una volta finito il percorso nelle apposite areee di parcheggio.
In effetti, ultimamente gli scooter hanno visto un ampliarsi del ventaglio di modelli e cilindrate disponibili, insieme a una progressiva democratizzazione dei prezzi di listino e a un aumento dell’autonomia.
Ma non è tutto oro quello che luccica: perchè le moto elettriche non hanno subito il boom tanto atteso?
Per quanto i modelli attuali di questo tipo di altri produttori offrano prestazioni decisamente interessanti, presentano almeno tre grandi problemi.
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In realtà è paradossale come l’elettrico sia uno dei pochi segmenti che non ha ceduto durante la pandemia: se si considerano i dati delle vendite di moto e scooter di tutti i 12 mesi del 2020, il mercato delle due ruote in Italia ha chiuso in negativo; sono stati immatricolati 218.626 veicoli, con un calo del 5,76% rispetto al 2019. Ma il settore delle due ruote elettriche ha segnato un trend positivo.
Nonostante l’emergenza sanitaria ormai nota a tutto il mondo, e le difficoltà collegate infatti, l’anno ha chiuso con un incremento molto incoraggiante: le e-bike (con i loro incentivi) hanno segnato un +20% rispetto al 2019, mentre i motocicli (comprensivi di moto, ciclomotori e scooter elettrici) hanno superato i 10.000 veicoli immatricolati, facendo segnare un +84,5%.
La crescita più significativa riguarda il segmento degli scooter (+268%, 6088 unità immatricolate), a cui seguono quello delle moto con +125,7% (377 veicoli) e i ciclomotori con +10,5% (710 veicoli).
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Il 2021 però potrebbe essere l’anno giusto per la svolta tanto attesa dalle case dei motori: liberate dal limite iniziale rappresentato dall’alto costo delle batterie, le proposte di questo mercato si sono fatte decisamente interessanti, e così ecco qui una panoramica di cosa c’è in circolazione o in arrivo.
Non tutte saranno disponibili sul nostro mercato, ma trattandosi di un segmento agli inizi è pur sempre una buona pratica guardarsi intorno e farsi un’idea di ciò che ci attende.
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