YouTube lancia ufficialmente la sua sfida a TikTok: stanziati 100 milioni di dollari per i creatori di contenuti che utilizzeranno YouTube Shorts. Ecco di cosa si tratta
Qualche mese fa, YouTube ha lanciato la versione beta di Shorts, una nuova piattaforma basata su video brevi, della durata di minimo di 15 secondi e un massimo di 60. Un nuovo TikTok, penserete. Effettivamente, un servizio di questo genere non può che rievocare i reels di Instagram o il popolare social network di ByteDance: il suo successo è infatti sotto gli occhi di tutti e non sembra destinato a calare.
Google ha quindi deciso di lanciare la propria sfida a TikTok, e dagli ultimi sviluppi sembra davvero intenzionato a fare sul serio. Il colosso di Mountain View ha infatti deciso di stanziare ben 100 milioni di dollari nei prossimi 18 mesi per incoraggiare influencer e creatori di contenuti a “spostarsi” su YouTube Shorts e postare continuamente clip sul suo nuovo servizio. Una mossa analoga a quella compiuta da TikTok nel corso del 2020: un fondo da 200 milioni di dollari per finanziare i suoi creator.
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In breve, i creator che realizzano i brevi video (gli Shorts, appunto) potranno guadagnare su base mensile per i contenuti caricati sulla piattaforma, che dovranno essere originali e rispettare le linee guida della community di YouTube. Non è chiaro quanto e quali creatori potrebbero guadagnare, ma YouTube afferma che finanzierà le persone con il maggior coinvolgimento e numero di visualizzazioni. In questo modo, migliaia di creatori verranno pagati ogni mese e potenzialmente chiunque posti su Shorts può essere idoneo.
Dal mese di marzo, YouTube Shorts è al momento disponibile soltanto in India e negli Stati Uniti. Prima del lancio negli USA (quindi nella sola India), Forbes afferma che i video pubblicati avevano già generato la bellezza di 6,5 miliardi di visualizzazioni. Tuttavia, nel breve periodo l’azienda ha già in programma l’estensione del servizio anche in altri paesi, decisione che di fatto andrà ad ampliare il bacino di creator che potrà essere remunerato.
Per guadagnare su Shorts, a differenza dello YouTube “tradizionale”, non sarà necessario essere iscritti al Programma partner di YouTube. Ciò significa che ai creator basterà condividere, promuovere i propri video e sperare che diventino virali.
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Oltre al tentativo di attrarre un grande numero di utenti sulla piattaforma, l’introduzione di questo fondo da 100 milioni per i creator delinea certamente l’intenzione di YouTube di creare un nuovo modello di monetizzazione. Per questo motivo – spiega la società nel proprio blog ufficiale – ai creator che riceveranno contributi per i propri video verrà chiesto di inviare un feedback. In questo modo, YouTube potrà sviluppare un programma a lungo termine per la monetizzazione degli Shorts, in modo da poter offrire il proprio supporto alla prossima generazione di creator e artisti che popolano la piattaforma e ne costituiscono la community.
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