Negli Stati Uniti, un escursionista disperso è stato portato in salvo grazie ad una foto inviata ad un amico e pubblicata su Twitter dalle autorità. Con il solo ausilio di essa, un operatore radio ha rintracciato la sua posizione: ecco come ha fatto
Non è la prima volta che parliamo di situazioni in cui la tecnologia si traveste in uno “strumento salvavita”: un dispositivo può infatti rivelare la posizione di un individuo e includere altre funzionalità che possono rivelarsi di grande aiuto in situazioni di emergenza. Eppure, questo non sembrava il caso del 46enne Rene Compean, escursionista statunitense che qualche giorno fa era scomparso mentre stava vagando sulle montagne della California meridionale. Il fortunato escursionista ha infatti deciso di inviare ad un amico una delle classiche immagini che mostrano le proprie gambe a penzoloni su uno strapiombo. Poco dopo averla mandata, la batteria del suo smartphone si è esaurita e intorno alle 6 del pomeriggio Compean è stato dato per disperso.
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La foto che aveva mandato (visibile in alto) era tuttavia priva dei dati GPS, in quanto la localizzazione geografica sul cellulare era disattivata. Nonostante ciò, l’amico ha deciso di inviarla alle autorità, che l’hanno pubblicata su Twitter indicandola come l’ultima posizione nota dell’escursionista e chiedendo agli utenti del social network se qualcuno fosse in grado di riconoscere la zona.
Dopo qualche ora dalla pubblicazione del tweet, la svolta alle ricerche è arrivata grazie all’utente @ai6yrham, il quale – utilizzando mappe e ricostruzioni 3D del terreno della zona in cui si muoveva l’escursionista – è riuscito a delimitare la “zona calda”. Benjamin Kuo – vero nome dell’utente @ai6yrham – ha infatti ha risposto alla richiesta di assistenza delle autorità con un commento che includeva un’immagine satellitare e indicava il possibile punto in cui la foto era stata scattata. Ed effettivamente i soccorritori, sorvolando a bassa quota la zona indicata, hanno ritrovato Compean, il quale era fortunatamente illeso.
Kuo, che di professione fa l’operatore radio, durante un’intervista con l’emittente locale KNBC, ha dichiarato: “Ho un hobby molto strano, mi piace dare un’occhiata alle fotografie e cercare di capire dove sono state scattate”. Una vera manna dal cielo per l’escursionista, che grazie al suo aiuto è riuscito a tornare a casa sano e salvo.
Riguardo la vicenda, il portavoce dello sceriffo della contea di Los Angeles, John Gilbert, ha sottolineato che gli interventi di soccorso di questo genere sono aumentati esponenzialmente nell’ultimo anno e che stanno mettendo a dura prova le squadre di ricerca. Spesso, si tratta di escursionisti poco esperti, che commettono errori banali avventurandosi in zone difficili o che non sono dotati della giusta attrezzatura, come un dispositivo di localizzazione satellitare.
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Ma dopo il lieto fine, Compean ora rischia grosso: l’escursionista è infatti sotto inchiesta per essersi introdotto in una porzione di foresta vietata al pubblico fino al 1° aprile 2022. Per questo, secondo i media locali, rischia fino una pena fino a 6 mesi di carcere e 10.000 dollari di multa. Insomma, questa escursione alternativa potrebbe costargli caro, ma è certamente meglio pagare in questo modo che con la vita.
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