Sta circolando in questi giorni l’ennesima truffa via mail: stavolta è il turno dell’Agenzia delle Entrate, il cui nome è stato sfruttato da alcuni cybercriminali per tentare il furto di dati sensibili e bancari nei malcapitati. Ecco come riconoscerla e quali procedure bisogna seguire per difendersi
Il 2021 fino ad oggi è stato particolarmente “florido” per le truffe online. A quasi quattro mesi dall’inizio dell’anno, sono già tantissime le truffe perpetrate in via telematica. Vi abbiamo già parlato di truffe via SMS, in grado di svuotare il conto bancario al malcapitato di turno, o ancora di truffe via email, come nel caso della finta fattura di Bartolini.
Purtroppo sembra che il trend sia destinato a non decrescere, anzi: è notizia di questi giorni una ulteriore truffa trasmessa via email, che segue sempre il medesimo iter cui abbiamo già assistito in truffe simili in precedenza. Questa volta a pagare le conseguenze è l’Agenzia delle Entrate, la cui immagine è stata sfruttata da alcuni hacker per realizzare la truffa descritta qui di seguito.
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Anticipiamo, anzi, sottolineiamo di nuovo che questa email segue il medesimo iter di quasi tutte le truffe perpetrate in queste modalità. Si tratta di una tipica email “minacciosa” in cui viene trasmesso un messaggio che fa leva su aspetti preoccupanti, invitando l’utente a compiere determinate azioni. In altre parole, stiamo parlando ancora una volta di phishing, truffa nella quale si cerca di far compilare alla vittima un form con i propri dati per impossessarsi di dati bancari.
In particolare, la falsa email dall’Agenzia delle Entrate sembrerebbe proporre alle vittime della tentata truffa di valutare alcune presunte incongruenze sulle liquidazioni periodiche IVA. Al momento purtroppo non abbiamo a disposizione un testo completo della mail, tuttavia l’Agenzia delle Entrate ha confermato che queste mail truffaldine possiedono questo tipo di contenuto. Ecco la nota ufficiale dell’Ente:
“Si tratta di email in cui si parla di incoerenze emerse durante la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva inviata dal contribuente alle Entrate, spesso accompagnate da un file malevolo in formato .zip”
ll punto cruciale di queste tentate truffe è proprio il file .zip contenuto nella mail. Le mail truffaldine vengono molto spesso proposte con queste tipologie di file in allegato: essendo file compressi, al loro interno può essere inserito un file dannoso, un virus/malware o qualsiasi altro tipo di contenuto pericoloso per il proprio dispositivo.
Per difendersi è sufficiente eliminare la mail e bloccare il mittente. Tuttavia, raccomandiamo di seguire sempre determinate linee di condotta ormai “standard” in questi casi. Enti, aziende e altre società non spediscono mai email contenenti file .zip da scompattare per risolvere determinati problemi come fatture arretrate, mancati pagamenti, spedizioni andate perse e simili, così come non richiedono mai di seguire link esterni da compilare con i propri dati sensibili.
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Vi ricordiamo pertanto di attenervi sempre e solo ai canali ufficiali di comunicazione resi disponibili di volta in volta. Se una certa email ha suscitato in voi qualche dubbio, chiamate al numero ufficiale o rivolgetevi agli sportelli fisici mostrando la mail e chiedendo informazioni in merito.
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