Dopo anni di onorato servizio, Siri e Cortana ci diranno addio… più o meno.
“Ehi Siri, che ore sono?”
“Cortana, che appuntamenti ho oggi in calendario”
“Suona il telefono, sveglia alle tre , Siri che giorno è?”
Elodie dovrà trovare un altro modo per sapere che giorno è, appena sveglia.
Quello che per noi era diventato ormai quotidianità, potrebbe evadere per sempre dalle nostre vite. Almeno quelle che usano android.
Perché sia Siri sia Cortana stanno per subire un cambiamento radicale.
Scopriamoli insieme.
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Le novità che travolgeranno Siri
L’ultimo aggiornamento alla beta di iOS 14.5 introduce alcuni importanti cambiamenti per Siri, l’assistente vocale di Apple, che non ha mai subito cambiamenti radicali da quando esiste nei nostri smartphone.
Siri non avrà più la voce femminile pre impostata a cui siamo abituati, ma sarà chiesto agli utenti di scegliere la voce preferita durante l’installazione dell’aggiornamento pubblico.
Secondo TechCrunch, la mossa fa parte di uno sforzo più ampio di Apple per rendere l’assistente vocale più inclusivo.
Oltre a consentire agli utenti di scegliere la voce di Siri, tra maschile e femminile, la beta aggiunge anche due nuovi toni di voce per la lingua inglese.
Secondo quanto riferito, le due nuove opzioni sono state create per far sì che Siri sembri ancora più “umana”. Ci saranno quindi frasi più fluide e sarà in grado di generare risposte in tempo reale se le si pone una qualsiasi domanda.
Ma come mai questo cambiamento?
E’, secondo alcune fonti, da collegare all’alimentazione di pessimo che una voce femminile come siri può provocare involontariamente.
Per anni, Apple, Amazon e Google sono state criticate per non aver previsto i pregiudizi di genere impliciti nel rendere le assistenti femminili per impostazione predefinita.
Un rapporto Quartz del 2017 ha approfondito il modo in cui ogni assistente digitale codificato come donna rispondeva alle molestie sessuali.
Il risultato faceva accapponare la pelle perché, una volta insultate nel peggior modo, rispondevano “Bene, grazie per il feedback”.
Questa scelta potrebbe quindi dipendere da questo.
“Siamo entusiasti di presentare due nuove voci di Siri per chi parla inglese e l’opzione per gli utenti Siri di selezionare la voce che desiderano quando configurano il proprio dispositivo.”, ha detto Apple in una dichiarazione a TechCrunch.
“Questa è frutto del continuo impegno di Apple per la diversità e l’inclusività e per proporre prodotti e servizi progettati per riflettere meglio la diversità del mondo in cui viviamo”.
La possibilità di scegliere un Siri che più si addice ai singoli utenti è il primo passo per un assistente con cui interagire in modo naturale.
Il cammino è ancora lungo, però.
Al momento, infatti, Siri come gli altri assistenti Alexa e Google, spesso tende a sbagliare quando si tratta di pronunciare i nomi dei propri contatti. Rendendo di conseguenza inaffidabili funzioni come i messaggi e le chiamate.
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Addio Cortana!
L’assistente virtuale Cortana di Microsoft su piattaforme Android e iOS ha ufficialmente cessato il suo servizio nella giornata di mercoledì 31 marzo 2021.
Tuttavia, l’assistente vocale di Microsoft continuerà a funzionare su Windows 10.
Cortana non fornirà più funzioni di elenco e promemoria.
Attenzione però: l’app “To Do” di Microsoft potrà ancora sincronizzare automaticamente i memo, gli elenchi e le attività di Cortana. Volendo, potete ancora scaricare quest’ultimo software (To Do) gratuitamente su iOS e Android.
Rispettato dunque quanto annunciato in passato da Microsoft, che nell’ultimo periodo ha dato il via a un percorso di evoluzione del suo assistente virtuale, rendendolo meno simile ai concorrenti diretti (Assistente Google, Siri, Alexa) e più focalizzato sull’ambito business.
“A partire dal 31 marzo 2021, i contenuti di Cortana creati, ad esempio promemoria ed elenchi, non funzioneranno più nell’app per dispositivi mobili Cortana, ma saranno ancora accessibili tramite Cortana in Windows. Inoltre, i promemoria, gli elenchi e le attività di Cortana vengono sincronizzati automaticamente con l’app Microsoft To Do, che è possibile scaricare gratuitamente nel telefono.”