Facebook ha avviato i test per un dispositivo molto particolare: una sorta di “mouse da polso” che interagisce con occhiali di realtà aumentata. Questa nuova combinazione, secondo l’azienda, sarà “il futuro mouse e tastiera” per gli esseri umani
Gli sviluppi delle nuove tecnologie portatili sono stati portati avanti per lo più dagli smartphone, che nel tempo hanno sostituito i telefoni con tasti fisici e hanno al contempo introdotto nuovi standard, poi adottati anche dai tablet.
Per molti esperti di tecnologia è stata soltanto questione di tempo l’arrivo degli smartwatch, che da qualche anno rappresentano compagni fidati di molte persone nella quotidianità. Questi dispositivi indossabili, tramite una connessione bluetooth allo smartphone (ma non per forza), sono orologi che consentono di visualizzare al volo dal proprio polso svariate informazioni: ve ne sono alcuni progettati per lo sport, altri più idonei ad un uso simile allo smartphone, e così via.
Facebook, azienda a capo del primo social network della storia, sta progettando e testando un dispositivo simile, che però potrebbe assumere connotati nettamente diversi e ancor più innovativi rispetto a quelli di uno smartwatch.
L’umanità è stata attraversata da una delle più importanti novità di sempre, ossia l’avvento dell’informatica e dei computer. L’utilizzo di mouse e tastiera è diventato un vero e proprio modo universale di interfacciarsi con i dispositivi informatici di questo tipo e non solo.
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Ebbene, secondo Facebook, il prossimo step in tal senso potrebbe essere rappresentato da un’altra modalità per interfacciarsi con la realtà informatica: l’utilizzo di “mouse da polso” e di occhiali di realtà aumentata. L’azienda sta già sperimentando qualcosa in merito: d’altro canto aveva acquistato nel 2019 la startup di interfaccia neurale CTRL-labs, la quale ha realizzato in passato bracciali in grado di rilevare e interpretare i segnali elettrici dal cervello e trasmetterli ad un computer.
Il progetto al momento assume il nome di Project Aria e la società si è già espressa così su questo interessante progetto: “Un dispositivo indossabile da polso ha il vantaggio di fungere facilmente da piattaforma per elaborazione, batteria e antenne supportando una vasta gamma di sensori“.
Al momento non si sa praticamente nulla su quali siano le tempistiche del progetto, sulla possibile forma del dispositivo da polso o di altre funzionalità: è certo però che si tratta di qualcosa di molto affascinante.
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Di Facebook e di Mark Zuckerberg ci si può fidare, questo è certo. Basti pensare all’ultima, grande idea promulgata dal fondatore del social, secondo il quale entro il 2030 potremo “teletrasportarci al lavoro” sempre grazie alla realtà virtuale.
La visione proposta in questo progetto si colloca proprio in questo settore: la realtà aumentata vista come strumento migliorativo della vita quotidiana. E a lavorare su questo ipotetico futuro della tecnologia vi sono anche altre aziende, ad esempio Neuralink di Elon Musk, che sta lavorando a interfacce cervello – macchina.
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