Uno strano bug di Twitter, ora risolto, comportava una sospensione automatica dell’account per 12 ore agli utenti che twittavano la parola “Memphis”. Ecco come è nato questo problema
A volte, i social network ci sorprendono per alcuni insoliti bug: un mese fa Facebook aveva fatto infuriare alcuni utenti inglesi, che hanno ricevuto limitazioni ai propri account per aver scritto il nome di un noto luogo turistico, Plymouth Hoe. In quel caso si è trattato di un errore di traduzione: “Hoe” significa “zappa”, ma nella lingua antica anglosassone vuol dire prostituta. Il team di Facebook è stato quindi tratto in inganno da quel termine, scambiato per misogino e discriminatorio.
Tuttavia, il bug di cui parleremo ora risulta difficile da spiegare, anche se – fortunatamente – è già stato risolto. Questa volta non si parla di Facebook ma di Twitter, e il termine “incriminato” non lascia spazio a particolari interpretazioni. Si, perché Twitter ha sorprendentemente bannato gli account di alcuni utenti per 12 ore a causa della parola “Memphis”. Non c’è molto da dire, Memphis è una popolare città statunitense situata nello stato del Tennessee, e il suo nome non rimanda a nulla di offensivo o inadeguato.
A scoprire il bug, suo malgrado, è stata la giornalista di Gizmodo Alyse Stanley, la quale nella giornata di domenica ha appunto ricevuto il ban del suo account Twitter per 12 ore. Il motivo – come mostrato da lei stessa in uno screenshot, visibile sopra – sarebbe l’aver “pubblicato informazioni private di terzi”. Un motivo bizzarro e incomprensibile: fatto sta che il bug relativo alla parola Memphis ha fatto scattare il ban immediato di 12 ore nei confronti di tutti gli utenti che twittavano il nome della città che ha dato i natali ad Elvis Presley.
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Curiosamente, il bug ha causato problemi anche in Europa, più precisamente in Francia: nella squadra di calcio dell’Olympique Lione gioca infatti l’olandese Memphis Depay, e alcuni tifosi del club si sono visti bannare momentaneamente il proprio account Twitter dopo aver condiviso alcune foto del beniamino della loro squadra. Resisi conto del bug, i gestori dell’account ufficiale dell’Olympique Lione hanno deciso di scherzarci su con un simpatico tweet.
Dopo quasi un giorno e tanti interrogativi il problema è stato risolto: Twitter ha confermato l’esistenza del bug relativo alla parola Memphis e si è scusato con gli utenti, senza tuttavia dare una spiegazione esatta del perché esso si sia verificato.
Secondo Bleeping Computer, è molto probabile che l’errore sia derivato da una configurazione erronea di qualche filtro antispam. Tuttavia, la vera motivazione rimane un piccolo mistero.
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Ma ciò che veramente conta è che gli utenti possono tornare a scrivere di Memphis in tutta tranquillità. Nel frattempo, è già iniziata la caccia a nuovi bug, relativi a parole di uso comune che possono essere bandite per errore dai social network.
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