Attenti a Stripe: vale 95 miliardi e può diventare la nuova Facebook, proprio quando sembra che Facebook stia calando.
In tempi di pandemia, piccole Facebook-to-be crescono e inseguono la scia di fama della casa madre, che si è dimostrata un’idea vincente ai tempi di lancio.
Nel suo ultimo round di finanziamenti, chiuso il 14 marzo, Stripe, società di pagamenti digitali con sede ufficiale in California, ha raccolto 600 milioni di dollari, arrivando alla valutazione record di 95 miliardi che, per un’azienda all’inizio e poco conosciuta oltreoceano, è un più che modestissimo trampolino di lancio.
Una cifra che ne fa la società non quotata di maggior valore della Silicon Valley, superando i risultati ottenuti da Facebook e Uber prima del loro debutto a Wall Street.
Il boom dell’e-commerce e delle transazioni online, a causa del Covid-19, hanno messo le Stripe nella giusta prospettiva di lancio, il cui valore è quasi triplicato in meno di un anno.
E’ questo il punto fermo di queste aziende: puntare su quello che ora va più per la maggiore e in questa generazione sono i social network senza ombra di dubbio.
Tra i nuovi soci si possono contare tre big del settore: Allianz, Fidelity e Axa.
Nella sua ultima raccolta di fondi, sono entrati nel suo capitale nomi di peso come Allianz, Fidelity, Baillie Gifford, Axa, Sequoia Capital e perfino la National Treasury management Agency d’Irlanda, cioè l’Agenzia nazionale del Tesoro che gestisce, tra l’altro, il debito pubblico irlandese.
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Fratelli d’Irlanda: chi sono i Collison, fondatori di Stripe
L’interesse del Tesoro irlandese deriva dal fatto che dietro la società ci sono due fratelli irlandesi, Patrick e John Collison, che oggi hanno rispettivamente 32 e 30 anni.
Quindi, quando hanno fondato Stripe nel 2010 a San Francisco, i due fratelli avevano appena 22 e 20 anni, giovanissimi.
Tra gli investitori della prima ora che hanno puntato su di loro anche due star della Silicon Valley come Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X (fatevi una cultura qui ), e Peter Thiel, co-fondatore di PayPal.
I top manager, da bank of England a GM
I due giovani imprenditori all’inizio di quest’anno hanno chiamato nel barca di Stripe personaggi come Mark Carney, ex governatore della Bank of England, oggi inviato speciale dell’Onu per il clima, e Christa Davies, responsabile finanziaria del gruppo assicurativo Aon. Mentre hanno preso Dhyva Suryadevara da General Motors per ricoprire il ruolo di chief financial officer
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Mille nuovi assunzioni a Dublino
I nuovi fondi saranno utilizzati in parte per la crescita in Europa, dove il social network è ancora sconosciuto, a partire dalla sede di Dublino, dove la società punta ad assumere altre mille persone nei prossimi 5 anni.
L’Europa sperimenta infatti un fortissimo sviluppo dei pagamenti digitali e dall’inizio della pandemia hanno stretto accordi con la piattaforma californiana oltre 200 mila aziende europee. Ma Stripe guarda anche al lancio, nella seconda parte del 2021 in Brasile, India e Indonesia.
Tra i clienti di Stripe figurano aziende come Zoom, Saleforce, Shopify, Deliveroo, Uber e perfino Instagram, il social network controllato da Facebook.