Dal rapporto arrivato in questi giorni, emerge che Uber Eats Italy si è dimostrata “sensibile ed efficiente” nell’eliminare ogni forma di sfruttamento e caporalato e c’è stato un “progresso culturale da parte della società sia per il miglioramento della sua organizzazione sia nell’ambito dei rapporti coi rider per la loro tutela e sicurezza”.
Dalla relazione è emerso anche che le “tariffe” applicate rispettano il contratto nazionale e sono anche migliorative.
Un salto avanti rispetto alle accuse di sfruttamento nel quale era caduta la società, seguita da famose come Just Eat e Glovo, che hanno smosso subito la causa.
Staremo a vedere come procederà la situazione.