Come in un film Sci-Fi, Mesh entra nelle case dello smartworking aggressivo. Ecco il nuovo strumento per le riunioni del futuro. “Collega il mondo fisico e digitale. Questo è stato il sogno della realtà mista fin dall’inizio. Puoi davvero sentirti assieme agli altri anche quando non sei fisicamente con loro”
Nell’era dello smart working (a tal proposito: leggete questo articolo) le riunioni da remoto sono all’ordine del giorno, non si scampa: Microsoft ha pensato a come dar loro una nuova dimensione con la piattaforma Mesh annunciata durante la conferenza Ignite 2021.
Basata sulla tecnologia della realtà mista (mixed reality), è pensata per “consentire alle persone di sentirsi vicine anche quando si trovano in continenti diversi”.
Uno’ come un film ad ologrammi, avete presente Avengers:Endgame? al momento iniziale della “riunione”? Ecco, esattamente così.
Dal film alla realtà: arriva Mesh!
Si chiama Mesh ed è già disponibile per HoloLens 2, i visori di realtà aumentata del colosso americano venduti a partire da 3500 dollari.
Dovrete fare molto, molto, molto smartworking…
Arriverà nel corso dei prossimi mesi su altri dispositivi di realtà virtuale così come smartphone iOS e Android, tablet e computer.
L’obiettivo è quello di puntare su nuove forme di comunicazione personali e professionali, per far fronte alle restrizioni della pandemia e all’espansione dello smart working.
Tra le caratteristiche offerte figurano la possibilità di interagire con contenuti in tre dimensioni e l’accesso abilitato da app installate su qualsiasi dispositivo. Prevista inoltre l’integrazione con Teams e Dynamics 365. Il tutto basato sull’infrastruttura cloud di Azure.
I partecipanti a Mesh verranno riprodotti come avatar ma al crescere della community si avrà quello che la compagnia definisce un vero e proprio teletrasporto delle proprie sembianze. A quel punto chiunque abbia l’app, potrà interagire con gli altri in forma 3D, seppur con una resa immersiva migliore tramite l’uso di HoloLens 2 e visori VR.
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Il gruppo di Redmond parla di esperienze olografiche condivise che permetteranno a persone situate in ogni parte del mondo di proiettare la loro immagine tridimensionale all’interno di un unico ambiente virtuale. Questo il commento di Alex Kipman, Microsoft Technical Fellow.
“Ha rappresentato il sogno della realtà mista, l’obiettivo fin dal primo momento. Puoi davvero sentirti nello stesso luogo di qualcun altro che condivide contenuti o trasportarti da diversi dispositivi di realtà mista ed eseguire una presentazione con persone che non sono fisicamente insieme.”
All’evento di presentazione hanno preso parte anche Guy Laliberté (co-fondatore del Cirque du Soleil), John Hanke (CEO e co-fondatore della software house Niantic) e James Cameron (regista) a testimonianza di come la tecnologia possa essere impiegata anche nel campo dell’intrattenimento, uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia.
Ad aprire l’evento è stato Satya Nadella. Il CEO ha sottolineato il ruolo fondamentale del cloud, sempre più centrale per il business del gruppo come testimoniano i numeri dell’ultima trimestrale.
Una rivoluzione tecnologica che aspettavamo da anni
“Un vantaggio fondamentale della realtà mista è sempre stata la possibilità di essere rappresentati altrove, nonostante le barriere spazio-temporali. Posso essere in una fabbrica anche se non ci sono in modo da avere la stessa sensazione fisica della presenza dell’altro” ha spiegato in una versione olografica Alex Kipman, responsabile di questi sviluppi in Microsoft.
“Microsoft Mesh collega il mondo fisico e digitale. Questo è stato il sogno della realtà mista fin dall’inizio. Puoi davvero sentirti assieme agli altri anche quando non sei fisicamente con loro”.
“La volontà è permettere alle persone di sentirsi vicine anche quando si trovano in continenti diversi, dando la possibilità di interagire con contenuti 3D o con i propri interlocutori attraverso app abilitate su qualsiasi piattaforma o dispositivo” ha detto Microsoft presentando il software “Mesh verrà integrata con Teams e Dynamics 365 e nuove esperienze verranno abilitate dall’ecosistema di partner”.