Clubhouse raggiunge quota 8 milioni di download su App Store: ad inizio febbraio ne contava meno della metà. Un risultato sorprendente e migliore di ogni previsione più ottimistica. Ma la concorrenza è in arrivo
Clubhouse cresce sempre di più: durante l’ultimo fine settimana il social network interamente basato sui messaggi vocali fondato nell’aprile 2020 ha superato quota 8 milioni di download su iOS. Esploso durante il mese di gennaio grazie all’apparizione di Elon Musk in una delle stanze della piattaforma, ad inizio febbraio il social network del momento era stato scaricato 3,5 milioni di volte. Di fatto, in soli venti giorni Clubhouse ha totalizzato più del doppio dei download rispetto a quelli registrati nei nove mesi precedenti.
Il grande successo riscosso dal nuovo social network ha attirato non solo l’attenzione del numero uno di Tesla e SpaceX, ma anche quella di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, anch’egli iscritto alla piattaforma.
Secondo la società di analisi App Annie, dei 4,5 milioni di download registrati nelle ultime tre settimane, ben 2,6 milioni sono stati effettuati da utenti risiedenti negli Stati Uniti. Ma il risultato ha dell’incredibile non solo per il breve lasso di tempo nel quale sono stati registrati i download, ma soprattutto perché l’app di Clubhouse è, al momento, disponibile soltanto per dispositivi iOS. Naturalmente è impossibile fare un paragone con Facebook: il social network di Mark Zuckerberg conta 2,8 miliardi di utenti attivi al mese. Tuttavia, Clubhouse è “dotato” di una particolarità: oltre a non essere disponibile per Android (a differenza di Facebook) ad esso si può accedere soltanto una volta ricevuto un invito da un utente già presente su Clubhouse. Non essendo illimitati, a volte può risultare difficile ottenerlo, tanto che infatti nelle ultime settimane si è parlato di una vera e propria “caccia all’invito”.
Purtroppo, come spesso accade quando un’idea si dimostra innovativa, efficace e rilevante, è partita la sfida alla creazione di una piattaforma con caratteristiche simili. Non a caso, proprio Zuckerberg potrebbe fare uno “sgarbo” alla piattaforma alla quale ha deciso di unirsi. Infatti, come riportato nei giorni scorsi dal New York Times, Facebook starebbe pensando di lanciare un servizio che entrerebbe in competizione con la piattaforma solo voce.
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E in questa direzione si sta muovendo anche Twitter, che, in realtà, ha già messo a punto il proprio Clubhouse. Si chiama Spaces ed è in sperimentazione su iOS, ma – probabilmente – a marzo potrebbe già arrivare su Android, proprio il sistema operativo sul quale Clubhouse non è disponibile. Su Spaces sarà infatti possibile programmare le chat, appunto chiamate “spazi”, con un certo numero di ascoltatori. Sarà quindi da vedere se il social del momento fondato da Paul Davison e Rohan Seth riuscirà a rimanere al passo e a far fronte alla concorrenza delle nuove piattaforme sviluppate dai big.
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