Perchè Clubhouse cede dati a società cinese? Stanford indaga

Clubhouse è il social network del momento, e con tutta probabilità sarà il prossimo grande social su cui si riverseranno le persone. A quanto pare, però, c’è qualche problema di privacy: e alcuni ricercatori di Stanford cercano di far luce sulla questione

clubhouse
Clubhouse si appoggia a una società cinese, chiamata Agora. – MeteoWeek.com

Ormai da un paio di mesi si parla di Clubhouse in maniera sempre più insistente. Per chi non sapesse di cosa si tratta, stiamo parlando di un nuovo social network interamente basato sui vocali: nessuna chat testuale dunque, così come nessuna condivisione di immagini e post – tutto questo, almeno per il momento – ma soltanto uno scambio di espressioni via voce. Una sorta quindi di “agorà virtuale”, come molti l’hanno già definita.

Gli ultimi due mesi però sono stati importanti però anche per la scottante tematica della privacy. In un mondo altamente interconnesso e digitale, non è difficile immaginare che i propri dati possano finire in mani inopportune. Dopo le vicende di WhatsApp e quelle di Signal, anche Clubhouse non sembra essere stato risparmiato da questa ondata di preoccupazioni che, al momento, sembrano più che fondate.

Clubhouse cederebbe dati a una società cinese: e Stanford indaga

Stando a quanto riportato dallo Stanford Internet Observatory, Clubhouse avrebbe non solo delle falle in materia di sicurezza informatica, ma soprattutto alcune pecche sulla privacy che andrebbero a intaccarne la trasparenza.

Tali pecche sorgono in virtù del fatto che il nuovo social network, per gestire il proprio flusso di dati, si basa su una società terza chiamata Agora e che ha sede a Shangai, in Cina. Essendo un’entità giuridica cinese a tutti gli effetti, viene da sé che i dati raccolti possono finire nelle mani del governo cinese, il quale peraltro la settimana scorsa ha ufficialmente interdetto l’utilizzo del social ai propri cittadini.

Tornando sulle falle nella sicurezza dell’app, i ricercatori di Stanford evidenziano inoltre come la crittografia adoperata sia obsoleta, al punto da consentire a potenziali cybercriminali esterni di intercettare, registrare, conservare o trascrivere tutto quello che accade nelle varie room, ossia le stanze virtuali in cui si può parlare con gli altri utenti.

clubhouse
Alcuni ricercatori di Stanford stanno indagando sulla questione. – MeteoWeek.com

Le dichiarazioni dei ricercatori di Stanford

I ricercatori di Stanford si sono espressi circa questi e altri dubbi, come il trattamento dei dati dei contatti in rubrica e l’adeguamento al GDPR europeo. Ecco le dichiarazioni ufficiali dal proprio blog:

“Abbiamo stabilito che il numero ID univoco di un utente viene trasmesso in chiaro e che Agora avrebbe probabilmente accesso all’audio grezzo degli utenti, fornendo potenzialmente l’accesso al governo cinese”. Inoltre, le falle di sicurezza scoperte sono state divulgate “privatamente a Clubhouse e verranno rese pubbliche quando saranno corrette o dopo una scadenza prestabilita”.


Leggi anche:


La risposta del team, che ricordiamo prende il nome di Alpha Exploration Co., è arrivata ben presto: l’azienda sta rafforzando le misure di sicurezza, prevedendo blocchi che impediscono all’app di trasmettere riscontri ai server cinesi.