WhatsApp, come per ogni altra applicazione su smartphone, accumula dati nella cache nel tempo. E’ bene svuotarla con periodicità: mantenerla rappresenta una potenziale minaccia. Ecco come fare
WhatsApp è stato al centro di numerose problematiche nel corso degli ultimi due mesi. Dopo alcune truffe, come quella del codice a 6 cifre che purtroppo sta interessando molti utenti di nuovo in questi giorni, è sorto anche il problema delle policy sulla privacy, che hanno dato il via ad un “esodo” degli utenti verso altre app di messaggistica.
Le applicazioni su smartphone, WhatsApp inclusa, entrano in funzione mediante alcuni parametri di base, indispensabili per una loro totale compatibilità con il dispositivo. Due di questi sono rappresentati dalla cache e dai dati in generale: entrambe le funzionalità occupano memoria, infatti recandovi su Impostazioni e su App potrete vedere come ogni applicazione presenta un certo spazio occupato nella memoria dello smartphone.
Ebbene, questi dati al contempo rappresentano anche una possibile minaccia. Se i dati in generale è caldamente sconsigliato svuotarli, lo stesso non vale per la cache, che è necessario svuotare periodicamente per evitare problematiche di vario genere.
Svuotare la cache di WhatsApp: perché è indispensabile
La cache dell’app di messaggistica tende ad accumulare svariati megabyte di dati. Questo in apparenza potrebbe non rappresentare un problema, ma in realtà si tratta di un qualcosa che sta limitando in maniera piuttosto incisiva l’utilizzo dell’applicazione.
Uno su tutti implica che, senza svuotare la cache, non arrivino messaggi o chiamate. L’accumulo della cache infatti potrebbe causare il malfunzionamento dell’applicazione, anche a seguito di un aggiornamento, e la mole di dati raccolta impedisce di fatto la ricezione dei messaggi o più semplicemente delle notifiche.
Questo, però, è soltanto uno dei motivi per cui è utile liberare la cache di WhatsApp. Un altro motivo risiede nel fatto che la cache è memoria-spazzatura: raccoglie infatti in altre parole una serie di dati “di scarto”, degli accumuli che il dispositivo necessariamente raccoglie ma che non può scartare in autonomia. Tali accumuli di dati-spazzatura occupano memoria: talvolta un’app può raggiungere un peso della cache non indifferente, portando via molti megabyte di memoria interna.
Come svuotare la cache
Per svuotare la cache su WhatsApp potrete seguire questi passaggi. Recatevi anzitutto sulle impostazioni dello smartphone, quindi sulla voce App oppure Applicazioni. A questo punto, dopo aver raggiunto l’elenco delle app installate – potreste dover selezionare un’altra impostazione, come “Gestisci app” ad esempio” – scorrete l’elenco fino a trovare l’app di messaggistica.
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Ora, fate tap su di essa e, all’interno della nuova schermata, cercate l’opzione Svuota cache. Talvolta potrebbe essere contenuta all’interno di un’altra impostazione, come “Elimina dati”. Se in precedenza potevate visionare la quantità di memoria portata via da WhatsApp, ora noterete che sarà inferiore. Da questo punto in poi, vi raccomandiamo di eliminare la cache periodicamente, per poter mantenere l’applicazione “pulita” e per mantenerla di conseguenza sempre nel pieno delle sue funzionalità.