DVB-T2, come scegliere la migliore antenna per la ricezione del segnale

Con il nuovo digitale terrestre DVB-T2 potrebbe essere necessaria un’antenna diversa per la corretta ricezione di tutti i canali. Ecco quali scegliere

antenna dvb-t2
Dal 1° settembre è ufficiale l’abbandono della codifica MPEG-2 – MeteoWeek.com

Si parla ormai da tempo del cosiddetto switch off al nuovo digitale terrestre DVB-T2, soprattutto dopo l’ufficializzazione da parte del MiSE delle date di esso. Lo switch off avrà luogo tra il 1° settembre 2021 ed il 30 giugno 2022: da settembre di quest’anno verrà quindi abbandonato lo standard di codifica MPEG-2, che verrà sostituito da MPEG-4; mentre dal 21 al 30 giugno 2022 verrà abbandonato lo standard trasmissivo DVB-T, il quale verrà “rimpiazzato” dal DVB-T2. Purtroppo, come avevamo già spiegato in questo articolo, questo processo renderà obsoleti milioni di decoder e apparecchi televisivi, in quanto non in grado di agganciare le nuove frequenze. Riguardo al cambio della TV – a parte il dispendio economico – non sorgono particolari problemi: dal 1° gennaio 2017 è obbligatoria la vendita di televisori con decoder DVB-T2 integrato.

Ma un altro elemento fondamentale per la ricezione corretta di tutti i canali è l’antenna. Senza fare allarmismi è doveroso specificare che a tal fine, solitamente, è sufficiente direzionarla nella maniera giusta. Ma se possedendo una TV adatta (scopri qui come verificare la compatibilità della TV con il nuovo standard) non si è ugualmente in grado di ricevere un determinato canale la causa potrebbe essere la scarsa ricezione dell’antenna. Se per questo o qualsiasi altro motivo si ha la necessità di cambiare antenna ecco quindi quale scegliere, anche tenendo conto dell’imminente passaggio al nuovo standard DVB-T2.

DVB-T2, quale antenna scegliere?

dvb-t2 antenna
Qual è l’antenna migliore in vista dello switch off al nuovo digitale terrestre DVB-T2? – MeteoWeek.com

Il mercato offre diverse soluzioni, ma ci sono alcuni parametri e situazioni da tenere in conto. Innanzitutto, un’antenna TV possiede quattro caratteristiche fondamentali:

  • Guadagno: È la caratteristica più importante, è indicato in db (decibel) ed indica quanto segnale elettromagnetico è in grado di passare a quello magnetico. Maggiore è il guadagno massimo, maggiore è la direttività dell’antenna. Naturalmente, più l’antenna ha un livello elevato di guadagno, più sarà costosa. Solitamente la scelta migliore riguarda antenne con un guadagno di almeno 35 db.
  • Avanti-indietro: Indica la capacità di ricezione del segnale.
  • Carico del vento: Valore che indica la capacità dell’antenna di resistere a vento ed intemperie.
  • Numero degli elementi/Dimensioni: Bisogna valutare lo spazio in cui l’antenna va montata e la sua conseguente ingombranza.

Con l’avvento della tecnologia DVB-T2 la prima cosa di cui accertarsi è che l’antenna sia LTE free. In questo modo, si eliminano le interferenze sui canali UHF. L’antenna dovrà quindi essere un amplificatore di segnale per il digitale terrestre. Per scegliere l’antenna giusta, conviene verificare la grandezza del cavo e la sua resistenza, oltre alla qualità dei materiali. Il cavo deve possedere una guaina in polietilene resistente e una schermatura interna con una sezione di almeno 6/7 millimetri.


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Se il segnale è molto debole, può rivelarsi importante l’acquisto di un amplificatore, disponibile sul mercato ad uno, due o più ingressi, che portano un aumento sensibile del guadagno. Negli ultimi modelli, l’amplificatore è incluso nell’antenna. Tuttavia, gli amplificatori sono da utilizzare con accortezza perché, pur aumentando il livello del segnale, non ne migliorano la qualità. Per questo, se ci si trova in zone particolarmente isolate o si vuole ampliare il ventaglio di canali visibile, una buona antenna parabolica è la soluzione migliore.