Radiotelescopio di Arecibo, dopo la distruzione Porto Rico stanzia 8 milioni di dollari per ricrearlo.
Dopo il crollo disastroso dell’inizio di Dicembre, successivo ai danni di Agosto e Novembre dell’anno scorso, una nuova struttura potrebbe sollevarsi nello stesso punto. Questo è quello che sperano i molti ricercatori di tutto il Mondo permettendo così di continuare gli studi portati avanti in questi anni. Una prima mossa concreta è arrivata proprio da Porto Rico, pronta a stanziare una cifra di una certa importanza per ricostruire il Radiotelescopio.
Ad Agosto, il radiotelescopio di Arecibo ha subito un danno dovuto a un cavo ausiliario che si è staccato colpendo la piattaforma che si trova sopra la parabola (di 300 metri)
Successivamente il cavo ha poi divelto parte dei pannelli riflettori del radiotelescopio creando un danno stimato in 30 metri di lunghezza. Secondo quanto riportato, sono stati danneggiati 250 pannelli riflettenti del radiotelescopio di Arecibo, oltre ad altri cavi accessori.
Come se non bastasse, a Novembre il radiotelescopio ha subito un secondo danneggiamento a causa di un secondo cavo che si è staccato e ha colpito la struttura. La compromissione è quindi ulteriormente aggravata rendendo più complessi e costosi gli interventi di riparazione.
Pensate sia finita qui? no.
Perchè a Dicembre, dopo gli innumerevoli danni precedenti, la struttura centrale sospesa del telescopio è infatti collassata sul riflettore sottostante causando danni incalcolabili e rendendo ancora più impossibile poterlo riparare. La scelta era stata quella di smantellare buona parte della struttura lasciando solo alcuni edifici (come il centro visitatori) per le future operazioni.
Sono stati anche conservati i dati delle osservazioni durate oltre 50 anni. Si tratta di 12 petabyte che potranno comunque essere a disposizione della comunità scientifica grazie a un accordo con Microsoft e sfruttando la piattaforma Azure.
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Wanda Vázquez Garced, governatrice di Porto Rico, ha stanziato 8 milioni di dollari per portare avanti la ricostruzione del radiotelescopio di Arecibo posando così una “prima pietra” per far tornare a splendere la struttura di interesse scientifico e divulgativo nella zona, nonostante i continui incidenti di cui ancora non si sa nulla, ne se siano stati accidentali o “voluti”.
A riportarlo è il sito El Nuovo Dia ma anche sul profilo ufficiale della governatrice si può leggere dell’intervento che si intende portare avanti nella zona. La Garced ha scritto infatti “il crollo del radiotelescopio offre l’opportunità di riprogettarlo, tenendo conto delle lezioni apprese e delle raccomandazioni della comunità scientifica per renderlo rilevante per decenni, ecco perché abbiamo firmato l’OE 2020-096 per stabilirne la ricostruzione”.
I soldi stanziati dovrebbero permettere di fare parte dei lavori di smaltimento e progettazione del nuovo radiotelescopio di Arecibo. Ci vorrà comunque anche un intervento da parte di altri enti affinché l’opera di ricostruzione possa effettivamente avere successo. Si tratta comunque di un passo importante verso un nuovo inizio.
Ma perché salvarlo?
Francisco Córdova, direttore dell’osservatorio, ha anche aggiunto che la struttura è “un’icona della cultura portoricana”. La zona è stata anche dichiarata di interesse storico vista la sua rilevanza.
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