Il virus Emotet è tornato a colpire gli utenti ignari della sua pericolosità: tramite e-mail riesce a trafugare i dati bancari, svuotando il conto delle vittime. Ecco come riconoscerlo e come difendersi
In questi giorni si è fatto un gran vociferare di malware e virus informatici, che sono stati in grado di colpire molti utenti soprattutto nelle festività e tramite diversi metodi. Altri malware, invece, sono rimasti per fortuna (al momento) confinati in determinate zone del mondo: basti pensare a Goontact, di cui vi avevamo parlato qualche tempo fa, uno spyware che ha colpito l’Estremo Oriente tramite siti di incontri.
Questa volta è il turno di Emotet, un virus che rappresenta in realtà una vecchia conoscenza degli utenti Internet. Vediamo di cosa si tratta, come riconoscerlo e come difendersi per evitare spiacevoli situazioni.
Sotto il profilo strettamente tecnico, Emotet è un trojan, una delle tipologie di virus più famose. Il suo nome suggerisce ben presto di cosa si tratta: proprio come un “cavallo di Troia”, viene accolto dall’utente con favore dato che viene spacciato per qualcosa di legale, di cui ci si può fidare in apparenza.
Nel caso particolare di Emotet, stando a quanto riportato dalla Polizia Postale, esso viene trasmesso tramite una e-mail apparentemente attribuibile al dominio @istruzione.it. All’interno della mail sarebbe contenuto un file .zip, che contiene il virus: scaricando e aprendo il file si incappa nel virus e si cade quindi nel tranello.
Ecco quindi come riconoscere il virus:
Per proteggersi da Emotet, quindi, non dovrete far altro che eliminare all’istante qualsiasi mail che presenti le caratteristiche qui sopra citate. Per sicurezza dovrete eliminarla non soltanto dalla casella principale, ma anche dal cestino o dallo spam nel caso in cui doveste riceverla lì. Inoltre, come suggerito dalla Polizia Postale, dovrete necessariamente aggiornare il vostro antivirus, scansionare i vostri dispositivi e modificare le credenziali di accesso ai vostri portali bancari.
Vi ricordiamo che il Ministero dell’Istruzione, tramite quasiasi suo snodo – scuola e università in primis – non spedisce mai e-mail di questo tipo e a maggior ragione non introduce mai file da scaricare e aprire tramite password. In generale, qualsiasi mail con le caratteristiche sopra citate rappresenta sicuramente un tentativo di introdurre un trojan nel dispositivo della vittima.
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Il malware Emotet è una vecchia conoscenza del Web e funziona nelle medesime modalità. Aprendo il file .zip si introduce nel proprio PC o smartphone un trojan in grado di inviare messaggi dagli account dell’utente, andando ad estorcere i dati bancari per svuotare il conto in brevissimo tempo.
Emotet era molto diffuso nel 2014 e i creatori del virus sono riusciti a migliorare sempre le sue tecniche d’attacco, rendendolo ancora pericoloso in questo fine 2020.
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