Pugno duro di Apple nei confronti delle app nate con lo scopo di promuovere feste private: continuando a fare lo stesso nonostante le restrizioni dovute alla pandemia verranno rimosse
Un’app statunitense che promuoveva feste private durante la pandemia di coronavirus è stata rimossa ieri, 30 dicembre, dall’App Store dallo stesso gigante tecnologico. Si tratta – o ormai si trattava – di Vybe Together, applicazione che si definiva una “comunità privata per trovare, partecipare e ospitare feste”. Un recente video apparso sul proprio account TikTok ha dimostrato senza molti dubbi che grazie ad essa si tenevano feste “segrete” ogni fine settimana in alcune zone degli Stati Uniti.
Sebbene il suo account sulla piattaforma – così come il proprio sito web – sia stato rimosso, la società ha annunciato sul proprio account Instagram che si impegnerà per ritornare attiva: “App Store ci ha rimosso! Torneremo! Seguiteci per rimanere aggiornati”. In realtà, lo slogan di Vybe Together non era proprio dei migliori considerando la situazione attuale che gran parte del mondo si è ritrovata costretta a vivere: “Get your rebel on. Get your party on.” (Scatena la tua “anima ribelle”. Dai inizio alla tua festa).
Pare che Apple abbia deciso di prendere questa decisione soprattutto per limitare la creazione di feste illegali durante il periodo di Capodanno e in quanto applicazioni di questo genere possono “danneggiare” la serietà e l’affidabilità di App Store, nonché delle altre applicazioni presenti su di esso. Non sorprenderebbe quindi se Apple decidesse di fare lo stesso anche nei confronti di altre app nate con gli stessi fini, almeno fino a quando saranno in vigore le restrizioni causa pandemia.
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Va evidenziato che Vybe Together era poco conosciuta e aveva sempre mantenuto un profilo basso, fino a quando, pochi giorni fa, è stata notata dal giornalista del New York Times Taylor Lorenz, il quale ha espresso su Twitter tutto il suo disappunto nei confronti dell’app, da lui descritta come un mezzo “per trovare e promuovere grandi feste private non sicure nonostante il Covid, e che utilizza TikTok per promuoversi“. Vybe Together aveva immediatamente risposto a quest’accusa nella propria pagina delle FAQ, nella quale affermava di riconoscere il pericolo della pandemia, e che l’applicazione era stata progettata per promuovere “piccoli raduni” piuttosto che “grandi feste” come aveva affermato Lorenz.
In un’intervista rilasciata al popolare sito web americano The Verge, un portavoce dell’app ha negato che essa avesse lo scopo di promuovere comportamenti non sicuri. “Vybe Together era un prodotto progettato per aiutare altre persone a organizzare piccoli ritrovi in parchi o appartamenti durante il Covid. Non abbiamo mai organizzato grandi feste e abbiamo realizzato un video di marketing esagerato che ha dato un’impressione sbagliata sulle nostre intenzioni. Non vogliamo favorire l’organizzazione di grandi feste potenzialmente pericolose durante una pandemia“.
Gli utenti dell’app dovevano semplicemente creare un profilo, inserendo dati basilari. Una volta creato, in base alla loro posizione, potevano visualizzare eventuali feste private organizzate nelle vicinanze. Scelta una festa, gli utenti potevano richiedere di partecipare ad essa, e la loro partecipazione sarebbe stata approvata o meno dagli organizzatori, in base a criteri non chiari. Una volta approvata, veniva inviato loro l’indirizzo preciso, esattamente due ore prima dell’evento.
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