Un prodotto ricondizionato viene riportato in buona sostanza ai parametri del nuovo, tuttavia non è sempre così: può accadere di imbattersi in ricondizionati di scarsa qualità. Vediamo come evitare questa casistiche
Il mercato dei prodotti ricondizionati ha raccolto un pubblico sempre più ampio negli ultimi dieci anni, grazie a nuove politiche adottate in ambito tech al fine di ridurre gli sprechi di hardware, e soprattutto per offrire un valido strumento in più alla lotta contro l’inquinamento. Al posto di produrre uno smartphone in più, ad esempio, con un ricondizionato quello stesso smartphone viene sostituito da uno smartphone già usato, ma riportato al nuovo grazie a precise operazioni.
I vari servizi spuntati online, come Swappie ma anche lo stesso Amazon, consentono di acquistare prodotti ricondizionati pari al nuovo. In questi casi, tornando sempre all’esempio dello smartphone, si avrà un telefono che di fatto è in condizioni eccellenti, se non perfette: lo schermo sarà esente da graffi, la batteria sarà stata sostituita o comunque riparata, e quant’altro.
Tuttavia, non sempre i ricondizionati sono in queste condizioni perfette. Non è raro acquistare un ricondizionato e restare delusi dalla scarsa qualità del prodotto: vediamo come difenderci in questi casi, e come riconoscere quale ricondizionato è valido e quale no.
Anzitutto va considerato il motivo del ricondizionamento. Non è garantito infatti che un dispositivo possa essere stato inviato alla “rimessa a nuovo” soltanto dopo un utilizzo prolungato. Potrebbe, ad esempio, aver subìto una caduta gravissima, con la completa rottura di parti interne: in questo caso il prodotto potrebbe non aver ricevuto un ricondizionamento perfetto e potrebbe quindi presentare ancora qualche difetto.
Se, invece, siete a conoscenza del fatto che quel prodotto è stato soltanto utilizzato e tenuto in buone condizioni, potete star certi che verrà riportato alle condizioni perfette originali.
La garanzia è un altro aspetto da tenere in considerazione quando si acquistano ricondizionati. Si tratta infatti dell’unico modo che avrete per poter sottoporre di nuovo il prodotto acquistato, qualora si presentassero problematiche. Se il venditore non può offrire garanzia, girate al largo e orientatevi altrove. La legge, comunque, è chiara: avete 24 mesi di garanzia, proprio come i prodotti nuovi (12 se acquistate con partita IVA).
Anche i prodotti ricondizionati godono del diritto di recesso, perché sono a tutti gli effetti dei dispositivi rimessi a nuovo e messi in vendita alla pari degli altri. Se notate qualche problema nel vostro dispositivo ricondizionato, non esitate a far valere questo diritto.
In tal senso, risulta prezioso acquistare soltanto su siti ufficiali o comunque da persone di fiducia. Se i siti ufficiali infatti possono darvi garanzia e diritto di recesso, un privato potrebbe benissimo nascondere la vera natura del dispositivo, spacciandolo per ricondizionato pari al nuovo.
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Tra i siti ufficiali, possiamo portarvi un esempio concreto già citato: Swappie, che permette di acquistare dispositivi iOS ricondizionati e che indica, per ognuno di essi, la condizione in maniera piuttosto chiara e comprensibile. Anche Amazon, tramite il suo Marketplace, può darvi svariate garanzie.
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