Definita da Raymond Loewy come “involucro perfetto”, la bottiglietta della Coca Cola è stata celebrata dall’arte, dalla musica e pubblicità, diventando anche un simbolo natalizio.
In tutta Italia si sta seguendo il percorso del famoso camion Coca Cola, che sta attraversando lo stivale facendo sognare bambini, e adulti, in tutta la sua maestosità. Il vero simbolo del natale firmato Coca Cola.
Ma, rimanendo in tema, cosa si cela dietro l‘iconica bottiglietta? Qual è il segreto finalmente svelato, della famosa bevanda?
Per 134 anni se lo sono chiesti addirittura esperti del settore, senza mai trovare la perfetta combinazione di ingredienti ne tantomeno l’involucro perfetto per sbancare il lunario.
Quando Andy Warhol voleva una forma per rappresentare la cultura di massa, la trovò, come ben sappiamo, nella bottiglia delle celebre bevanda americana. Come ha fatto la bottiglia diventare così iconica?
Nel 1899, due avvocati di Chattanooga, Joseph Whitehead e Benjamin Thomas, viaggiarono in lungo in largo per negoziare i diritti per l’imbottigliamento della Coca-Cola, allora ancora “sconosciuta”.
Il prodotto era stato, fino ad allora, esclusivamente una bevanda distribuita attravarso la “soda fountain”, alla spina.
I due avvocati vollero sfruttare la crescente popolarità della bevanda sfusa, consumabile al bar, in un prodotto imbottigliato che potesse entrare nelle case. Le bottiglie usate in quei giorni erano semplici parallelepipedi di vetro marrone o trasparente.
La Coca Cola chiese che gli imbottigliatori stampassero il logo su ogni bottiglia, ma ciò non fu sufficiente a tutelare prodotto e contenitore, che furono oggetto di numerose imitazioni. Era pertanto necessario dare al contenitore una forma particolare.
La bottiglia contour sagomata venne brevettata nel 1915 dalla Glass Company a Terre Haute, Indiana. La confezione da sei, oggi la normalità, è stata creata per incoraggiare le persone a prendere le bottiglie di Coca-Cola per portarle a casa, incentivandone, attraverso le piccole scorte, il consumo.
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Tutte le bottiglie sagomate, che furono immesse sul mercato, tra la fine del 1923 e il 1937, furono prodotte secondo il disegno del brevetto rilasciato il 25 dicembre di qualche anno prima. Questa forma è stata pertanto indicata come “Bottiglia di Natale.”
La ricetta segreta è apparsa, niente di meno, che su un giornale di 32 anni fa, per puro caso, in bianco e nero.
Ce ne siamo accorti decisamente tardi, ma come è trapelata la notizia lascia veramente senza parole. Una fatalità, una svista così semplice. O almeno, è quello che crediamo. Potrebbe essere un falso?
La ricetta della Coca Cola in realtà non è del tutto segreta. Basta prendere una qualsiasi lattina e leggere l’etichetta per scoprire che la bevanda più bevuta al mondo è fatta con acqua, zucchero, colorante E150D, acidificante acido fosforico, aroma caffeina, aromi naturali. Ed è proprio dietro a queste due ultime parole “aromi naturali” che si nasconderebbe il segreto della Coca.
Pemberton, inventore del prodotto, nei suoi appunti definì il composto di aromi come “7X”, un nome suggestivo.
La quantità di essenze naturali presenti nella bevanda è infatti talmente ridotta che nemmeno le analisi più sofisticate sono riuscite a identificarle con certezza.
Secondo quanto si legge nel taccuino fotografato sul quotidiano di Atlanta, per aromi si intende: alcool (8 gocce), olio di arancia (20 gocce), olio di limone (30 gocce), olio di noce moscata (10 gocce), coriandolo (5 gocce), olio di arancio amaro (10 gocce), cannella (10 gocce).
Vi sconsigliamo comunque di provar a riprodurla: ne esiste solo una, in tutta la sua sacralità natalizia.
Nell’area delle Tres fronteras, al centro dell’Amazzonia, il verde della selva si interrompe per accogliere lo stabilimento di Gaseosas Leticia, il più piccolo imbottigliatore al mondo di The Coca-Cola Company, che si è recentemente rivolto a SMI per automatizzare il processo di produzione di bottiglie PET di Coca-Cola ed ha installato una nuova stiro-soffiatrice rotativa ultracompatta EBS K ERGON.
L’azienda colombiana, che dispone attualmente di quattro linee di imbottigliamento, grazie alla nuova stiro-soffiarice rotativa EBS 4 K ERGON punta ad ampliare la propria capacità produttiva nel confezionamento delle bevande a marchio Coca-Cola nei formati PET da 0,5L e 2L.
The Coca-Cola Company, da quello che abbiamo dedotto, ha rafforzato gli investimenti negli impianti di produzione locali, con l’obiettivo di accrescere la propria quota di mercato e di produrre in maniera più efficiente, usando meno energia e meno acqua durante tutto il processo di imbottigliamento e confezionamento. Cosa comporta questa scelta?
Un nuovo metodo non solo capace di risparmiare su tempo ed energia, ma anche innovativo a tal punto da risultare quasi ecologico. Un passo in più per Coca Cola.
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